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Poco più di un anno fa uccise la convivente con un colpo di pistola, oggi un uomo di trentacinque anni è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Taranto.

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La sentenza, che per una significativa coincidenza è stata pronunciata nel giorno dedicato alla eliminazione delle violenze contro le donne, mette la parola fine alla tragica vicenda che ebbe il suo epilogo il 20 giugno del 2014, quando nel centro storico di Grottaglie un colpo di pistola alla testa uccise una giovane donna di 28 anni, in attesa di un bambino. Il convivente della vittima sostenne che il colpo partì accidentalmente dall’arma da fuoco a causa di un tragico gioco, ma le prove raccolte a suo carico hanno evidentemente convinto la Corte d’Assise a comminargli il massimo della pena, accogliendo così la richiesta avanzata dal pubblico ministero.

A favore dei familiari della vittima, tra i quali ci sono i due figli minorenni, i giudici hanno disposto anche un risarcimento economico di centomila euro.

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