Internet in generale, ma specialmente il mondo dei social network, sono sempre più spesso il campo dove avvengono scontri verbali caratterizzati da rabbia e polemica, che non di rado si trascinano per giorni coinvolgendo anche decine di persone.
Non a tutti sono chiare le conseguenze, anche legali – in cui può incorrere chi insulta, offende o calunnia altre persone utilizzando lo strumento informatico, ma pur senza arrivare agli e spremi della denuncia penale, è bene sapere che ci sono dei facili accorgimenti che ci permettono di navigare nel mare di Internet in maniera tranquilla e rilassata. Alcuni di questi li spiega “Agente Lisa”, la bacheca Facebook della Polizia dello Stato: “Provocazioni su Internet, come affrontarle? Spesso mi segnalate persone su Facebook con post o commenti a dir poco offensivi. Profili con nickname oppure con tanto di foto, nomi e cognomi verosimili che postano contenuti scioccanti, violenti o semplicemente sarcastici, con lo scopo di provocare sgomento e rabbia da parte di chi legge.
Si chiamano troll e Internet ne è pieno a tutti i livelli. Politica, calcio, forum con argomenti quali bambini, animali e chi più ne ha più ne metta. Cosa cercano? Lo scontro. Perché? Per divertimento e a volte forse anche per soldi chissà, magari per screditare un avversario o un’azienda.
Raggiungono moltissime bacheche in pochissimo tempo grazie alla condivisione di altre persone che ne vogliono denunciare il comportamento deplorevole. E popolarità.
Inizia così il gioco di questi provocatori-bulli, che prendono in giro chi si contrappone a loro, generando ancora più rabbia e impotenza.
In gergo si dice “dar da mangiare al troll”. Alimentare la discussione. Invece il segreto per combattere queste persone è innanzi tutto “fiutare” il contenuto provocatorio non cadere nella loro trappola e NON rispondere o commentare. L’indifferenza è l’unica arma che abbiamo a disposizione e funziona, perché un troll senza il suo pubblico e senza polemica non ha ragione di esistere e si “smonta”.
Mi raccomando, prima di lasciarvi andare allo sdegno e alla risposta a tono, ragionate. Non cedete alle polemiche vuote ed insensate e, come dice la foto, non nutrite il troll.
Ovviamente resta inteso che la Polizia postale è sempre a disposizione per le segnalazioni anche tramite il sito www.commissariatodips.it“