«Il PD grottagliese, pur di attaccare il Sindaco Ciro D’Alò e il Sud in Movimento, si straccia le vesti al fine di cercare un appiglio, incappando però, in grossolani errori.» E’ quanto dichiara Michele Nuzzo, della Segreteria di Sud in Movimento.
«Invece di cospargersi il capo di cenere dopo l’ultima mazzata al territorio tarantino, rappresentato dal DDL 128, che farà verosimilmente della nostra provincia la pattumiera di Puglia, attacca il Sud in Movimento, reo di aver messo in luce l’assordante silenzio del PD locale. Il problema – aggiunge Nuzzo – è che lo fa cercando lo scoop giornalistico degno del miglior Emilio Fede, cioè estrapolando una frase da un comunicato del 2015. Il problema, ovviamente solo per loro, è che quella frase è stata estrapolata dal comunicato stampa di presentazione de “La notte dei Briganti”, manifestazione promossa e organizzata dalla nostra associazione di chiaro carattere ambientalista.
Noi di Sud in Movimento rivendichiamo appieno le nostre posizioni chiare e nette in merito alla questione discariche e rifiuti in generale, e senza timore di smentita affermiamo con orgoglio il nostro netto “NO” a qualsiasi tipo di finanziamento ad ogni tipo di evento organizzato dalla nostra associazione, da parte dei padroni della monnezza. Ovviamente, tutto quanto sopra detto, poco attiene all’azione amministrativa volta al recupero delle royalties dovute dai gestori della discarica, si badi bene, non al comune o peggio ancora al Sindaco D’Alò, ma alla città tutta. Evidentemente le passate amministrazioni, ben si guardavano dal pestare i piedi e quindi chiedere conto a chi, per anni, ha finanziato iniziative e campagne elettorali del partito, (qualcuno ricorda anche la mancata costituzione di parte civile dell’amministrazione, in un Procedimento a carico della Ecolevante?) mentre i cittadini di un intero comparto lottavano contro l’insorgere di nuovi mostri.
Ma ciò che fa sorridere dell’atteggiamento del PD grottagliese è il non curarsi e non prendere posizione in merito al predetto DDL regionale (evidentemente l’influenza del partito locale è nulla a livello regionale, o nel peggiore dei casi sono d’accordo) e più in generale al trattamento da terzo mondo riservato dal governo centrale (vedi caso ILVA e Sanità) alla provincia tarantina.
Ci rammarica constatare – conclude il comunicato della segreteria del Sud in Movimento – che i cinque anni di amministrazione D’Alò, che anche sotto la spinta del Sud in Movimento, sarà ne siamo certi, partecipata e democratica, sarà vessata da un partito, che di democratico ha veramente poco, che riverserà le proprie deficienze ideologiche in una opposizione aprioristica e spesso menzoniera.»