Questa mattina si sono riunite presso la sede del Municipio di Grottaglie la prima e la quarta commissione consiliare per discutere sulla gestione del palazzetto dello sport. Si trattava di capire come rideterminare le tariffe e di confrontarsi sulla convenzione e il regolamento d’uso.
Enzo Lacorte, consigliere comunale di SEL, ci segnala quanto emerso durante l’incontro con gli altri consiglieri.
“Il dibattito ha preso avvio dal 3° punto (su richiesta dell’assessore), nel merito l’unico elemento di divisione si è registrato sulla possibilità di usare il palazzetto dello sport anche per manifestazioni politiche. Queste però subordinate ad una concessione da parte della Giunta Comunale.”
Su tale richiesta Lacorte ha votato contro. Ha cercato, senza riscontro, di far passare la sua idea di non lasciare a giudizio della Giunta Comunale questa decisione ma di regolamentarla con apposita direttiva.
Subito dopo la discussione è passata sulle tariffe da applicare per l’uso dello stesso Palazzetto e per la pista di pattinaggio attigua.
“Nella proposta della Giunta Comunale non vi era nessuna differenziazione tariffaria per l’uso da parte di squadre giovanili o da parte di formazioni sportive di diversamente abili e/o per attività competitive diverse dal basket e dal volley – dichiara Lacorte – Per fortuna che a sostegno delle mie proposte emendative si è schierato il presidente della Prima commissione che ha fatto rinsavire una maggioranza che evidentemente era stanca delle discussioni sul merito svolte al suo interno ed intendeva chiudere la pratica in fretta e ,quindi, al Consiglio Comunale ,convocato per l’8 aprile alle ore 9,verrà presentata una delibera profondamente modificata dal voto unanime dei presenti alla riunione in quella fase.”
Ultimo punto è stato quello della proposta di convenzione tra il Comune e l’associazione “Comitato per lo sport di Grottaglie”.
“La maggioranza si è incartata per le evidenti diverse sensibilità sul tema e la riunione si è conclusa con un nulla di fatto.” Aggiunge Enzo Lacorte che conclude: “Personalmente ho sostenuto che la commissione doveva approvare uno schema di convenzione che costituisse indirizzo per l’Amministrazione e successivamente a seguito della stipula della stessa ratificarla in Consiglio. Per la sua stipula devono esserci le parti interessate giuridicamente rappresentate e supportate da atti notarili e/o giuridicamente equivalenti. Inoltre occorreva valutare meglio il rapporto costi-benefici sociali ed economici dell’operazione. Una parte della maggioranza mi è sembrata interessata alla cogestione del servizio attraverso una presenza attiva del presidente della 4° commissione, in netta contraddizione con la separazione delle funzioni tra Consiglio Comunale ed Amministrazione comunale previste dalla legge.”