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Questi che stiamo vivendo sono giorni importanti per gli agricoltori grottagliesi (e pugliesi).

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Sono i giorni destinati alla raccolta dell’uva da tavola e alla vendemmia per quella da vino.  Sovente ormai vi sarà capitato di incrociare per le strade grandi trattori carichi di uva. Cosiddetti carrelloni, carolle, ma anche semplici carretti che trasportano il raccolto. Cosi come avrete potuto intercettare, nei vigneti che costeggiano le grandi arterie provinciali, tir parcheggiati pronti ad ospitare pedane cariche di cassettine di uva da tavola.

Chi è stato bravo o furbo o semplicemente fortunato sta raccogliendo quanto sperato. Chi è stato sfortunato o semplicemente non è riuscito, per forza di cose, a realizzare un buon prodotto, ha dovuto svendere i propri sacrifici o addirittura è stato costretto a destinare l’uva da tavola alla produzione di succhi di frutta, con ricavi miseri, assolutamente non necessari neanche alla copertura delle spese.

Sono giorni decisivi, dopo un intero anno di sacrificio, di giornate passate al freddo a zero gradi centigradi e al caldo infernale oltre i 40, i nostri amici agricoltori sperano di ottenere quanto seminato.

Queste sono notti insonni. Si guarda sempre il cielo di notte prima di andare a dormire e quello dei primi chiarori dell’alba appena svegli. Una grandine improvvisa può diventare una catastrofe. E non c’è polizza o stato di calamità che potrà ripagarla. Ma agosto ormai sta terminando, siamo quasi a settembre, è anche una pioggia torrenziale può provocare danni simili. Il maledetto cerchietto è alle porte, in poco tempo può far la sua comparsa, cosi come l’imbrunimento dell’acino.

Speriamo che la sorte sia meno sfortunata quest’anno e possa regalare ai nostri agricoltori una stagione tranquilla.

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