«All’inizio dello scorso luglio abbiamo letto tutti il manifesto pubblico (probabilmente pagato con i nostri soldi) con il quale il primo cittadino del nostro comune vantava “che le opere realizzate negli ultimi cinque anni non si realizzavano da almeno 20 anni e quindi ciò che ha realizzato la sua amministrazione negli ultimi cinque anni non è pari neanche a ciò che hanno realizzato tutte le altre amministrazioni degli ultimi 40 anni” identificandosi alla fine del testo riportato “come persona giusta tra i giusti”.» Lo scrive in un comunicato la segreteria del Circolo SEL di Lizzano, che prosegue: «Oggi ai primi di settembre, dopo soli due mesi, dobbiamo dare atto al sindaco di Lizzano che aveva ragione. Si aveva ragione. Nei precedenti 40 anni non si è mai visto uno spreco di denaro pubblico di tale portata e un degrado che consegna alla storia di questo paese uno dei periodi più bui che Lizzano abbia mai vissuto.
Nel totale disinteresse dei cittadini (compresi quelli giusti che lo hanno votato) continuiamo ad assistere ad un fenomeno di pessima gestione della cosa pubblica che rasenta la follia.
All’inizio di quest’anno in corso , esattamente il 4 gennaio l’amministrazione comunale prendeva un impegno di spesa con la Poseidon di Euro 1.170.499,80 al fine di provvedere al pagamento delle fatture relative al servizio di raccolta “porta a porta”, trasporto, conferimento e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, spazzamento stradale e servizi complementari per tutto il 2014.
Il 17 gennaio seguente l’amministrazione comunale prendeva atto che in data 18/11/2013 era stata sospesa l’attività della discarica Manduriambiente spa di Manduria a seguito dell’esaurimento delle volumetrie e questo avrebbe comportato l’obbligo del conferimento dei rifiuti presso l’impianto di Massafra con conseguente aumento dei costi che si aggirano attorno agli 8000 euro al mese.
Arriviamo così alla modica cifra di € 1.260.500,00 all’anno per la raccolta differenziata!
Serve forse ricordare al “giusto tra i giusti” – evidenzia il comunicato la segreteria del Circolo SEL di Lizzano – che la marina di Lizzano non ha mai avuto l’onore di vedere la raccolta differenziata, anzi in verità, ha visto una trasformazione in discarica, come non si era mai visto negli ultimi anni, spiagge comprese. I cassonetti sempre pieni, i cestini per i rifiuti sulle spiagge mancanti, il servizio di raccolta non rispettato e non controllato.
Definirla una farsa è davvero un eufemismo. Intanto i lizzanesi hanno ricevuto le prime due rate da pagare per il servizio, addirittura vedendosi recapitare i bollettini ormai scaduti per effettuare i pagamenti. Le buste non sono disponibili da mesi, i lizzanesi oltre a pagare un servizio inesistente devono comprare di tasca loro le buste per effettuare la raccolta differenziata ed aggiungiamo anche oltre il danno la beffa! Quale beffa? La comunicazione ufficiale che saranno effettuati controlli a spot per verificare se i lizzanesi rispettano le regole nella raccolta differenziata, nel caso dovessero riscontrare incongruenze verranno puniti con un’ammenda.
Qualcuno sentenzierà che è giusto, perché molti mischiano senza rispetto la spazzatura, annullando così l’obiettivo della raccolta porta a porta. Morale della favola: io cittadino che mi sforzo di rispettare le regole, che mi attengo alle disposizioni per differenziare in maniera corretta, mi ritrovo a pagare tasse maggiori, ad andare in spiaggia e camminare sulla spazzatura assistendo ad uno spettacolo indecoroso, porto i miei figli a giocare nei pochi spazi verdi del paese come Piazza San Nicola e trovo il degrado e l’immondizia in ogni angolo, le strade del paese non spazzate adeguatamente, senza considerare la compagnia delle blatte avuta per tutta l’estate grazie ad una disinfestazione avvenuta con mesi di ritardo.
Non solo mi sforzo di essere un cittadino corretto, ma ricevo le bollette per il pagamento in ritardo, quindi mi ritrovo automaticamente in mora, sostengo con le tasse il servizio e a settembre leggo, con piacevole sorpresa, che il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014/2016 dell’amministrazione del Comune, aggiornamento del mese di agosto, prevede per la realizzazione dell’isola ecologica (della quale noi di Sel parliamo e chiediamo da anni!) un importo di € 250.000.
A questo punto – incalza la segreteria del Circolo SEL di Lizzano – la domanda sorge spontanea: questo significa che noi cittadini di Lizzano avremmo potuto avere già da tempo un”isola ecologica” con soli (si fa per dire) duecentocinquantamila euro, facendo magari lavorare i nostri concittadini invece di ingrassare i bilanci di società di altre regioni d’Italia ed invece spendiamo CINQUE VOLTE TANTO per avere questo inesistente e dannoso servizio?
Non ci sono parole per commentare un tale scempio! La gestione di questa amministrazione è, francamente, indifendibile da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare.
Ci siamo consolati in agosto con un improvvisato Agritur che è costato circa trentamila euro; forse associazioni cittadine degne di questo nome che fortunatamente Lizzano ospita, con la metà dell’importo avrebbero realizzato spettacoli migliori, ma anche lì a nessuno è venuto in mente durante la manifestazione di dotare le zone che ospitavano gli spettacoli di cestini, raccolta plastica e lattine e residui di cibo. Senza considerare che non ci si è dotati neanche di bagni chimici. Passata la festa, il degrado era sotto gli occhi di tutti.
Durante la serata che ospitava la “pizzica” – prosegue il comunicato del Circolo SEL di Lizzano – una interprete dal palco raccontava di un ambiente familiare tipico lizzanese di molti decenni fa, quando l’acqua si raccoglieva alle fontane (lo si fa ancora adesso) perché le abitazioni non erano raggiunte dall’acquedotto, il lavoro cominciava all’alba nelle campagne ed era molto duro (anche ora è così), per raggiungere la città di Taranto si affittava il carretto che fungeva da taxi (oggi è sostituito da inquinanti e rari mezzi di locomozione), in casa si mangiava tutti in un unico piatto (oggi metaforicamente parlando accade solo ad alcuni privilegiati) la vita era più dura, ma anche più semplice (dubitiamo che oggi sia più facile e meno dura) e con un pizzico di nostalgia provava a farci rimpiangere i tempi passati.
Sel ha nel suo dna la difesa dei diritti di ogni singolo cittadino e ha la convinzione che si possa fare una buona politica con coscienza, volontà e buon senso. Guardare il passato non serve e non è produttivo. Occorre avere il coraggio di cambiare adesso ed occorre avere il coraggio di denunciare ad alta voce l’assoluta inadeguatezza dei nostri amministratori in tutti i frangenti della vista sociale della nostra città.
Dove non hanno attecchito questi valori – conclude il comunicato la segreteria del Circolo SEL di Lizzano – dobbiamo e vogliamo continuare a dire con estrema fermezza e senza indietreggiare di un solo passo, che così non si può andare avanti; un’amministrazione comunale che, senza ritegno alcuno, spreme i suoi cittadini fino all’inverosimile, gestendo in maniera offensiva la res publica ha il dovere o di porre rimedio subito o di fare un passo indietro e lasciare a persone capaci la gestione dell’amministrazione comunale…e la seconda di queste possibilità potrebbe rendergli il merito di essere, almeno per una volta, nel giusto.»