Il nuovo Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia è l’argomento caldo di queste settimane. Complice la riconversione del San Marco nella città di Grottaglie ha visto delegare a ruolo secondario le amministrative 2016 e il paventato aumento di capienza della discarica di Torre Caprarica.
Domenica scorsa il piano è stato deliberato e quindi approvato dalla Giunta presieduta da Michele Emiliano. Un percorso che ha incassato l’approvazione necessaria ma che prevederà ora ulteriori step tra cui anche la risposta da parte del Ministero.
Su quale sia la nuova destinazione del nosocomio grottagliese si è fatta nei giorni scorsi (e si continua a fare) troppa confusione. Complice anche la scarsa informazione fatta dalla Regione non solo sull’attuazione di questo Piano ma anche sui dettagli del riordino.
La redazione di Gir ha potuto studiare attentamente la situazione e cercherà in questo post di spiegare bene la situazione.
Partiamo dalla situazione generale nella nostra provincia. Il nuovo Piano suddivide le strutture in Ospedale di 2° livello detti HUB (il SS.Annunziata + Moscati), ospedale di 1° livello (promosso Castellaneta), ospedale di base (declassati Martina Franca, Manduria) e poi Grottaglie che perderà l’appellativo (e relativi annessi) di Ospedale. Non si chiamerà e non sarà più Ospedale. Questo perché sarà riconvertito in PPA, ovvero Presidio Post Acuzie. Ripetiamo PPA. E non PTA come, quasi tutti, stanno riportando nella discussione. La differenza è sostanziale: un Presidio Territoriale Ambulatoriale garantirebbe un approccio ben diverso, quindi più ampio, nella fruizione di servizi sanitari. La PPA invece riguarda solo la Post Acuzie. In pratica a Grottaglie verranno questi pazienti che hanno già subito interventi o similar presso Ospedali ma che hanno bisogno di un lento processo di post evento prima della dimissione. C’è da dire che però qui il Piano lascia qualche spiraglio sulla possibilità di dare qualche altro servizio. Ma al momento non si esprime. Il dato di fatto è che non sarà più un ospedale ma un Presidio Post Acuzie.
A tal riguardo occorre fare anche una precisazione: il nuovo Piano prevede una importante presenza delle strutture private. Quelli che la delibera definisce Ospedale di integrazione e complemento. In pratica si tratta delle cliniche private. A Taranto parliamo di otto strutture con 608 posti letto. Di cui 164 di Villa Verde.
Torniamo a Grottaglie e veniamo ora ai dati specifici. Perduto l’appellativo di ospedale dovrebbe perdere anche tutti i reparti e i servizi attualmente attivi. E per tutti si intende tutti. E si intende anche tutti i posti letto. Non ci sarà nessun posto letto degli attuali, perché tutti i relativi reparti saranno chiusi. La sua riconversione prevederà invece 40 nuovi posti letto. Tutti destinati alla Cardiologia Riabilitativa. Questi 40 posti letto saranno suddivisi in 20 destinati al Recupero e riabilitazione funzionale, 10 alla Riabilitazione Cardiologica e 10 alla Riabilitazione Respiratoria. La PPA di Grottaglie farà parte della rete clinica denominata: “rete delle emergenze cardiologiche”. Il suo ruolo sarà quello di supporto agli Ospedali in cui sono presenti i reparti di Cardiologia.
Se questo ancora non fosse chiaro cerchiamo di renderlo ancora più semplice. Con i dovuti riservi. Grottaglie perde il suo Ospedale. Perde tutti i reparti e posti letto. Il San Marco diventa un Presidio Post Acuzie, PPA e non PTA. Questa nuova struttura avrà a disposizione 40 posti letto destinati a chi ha subito un intervento, un trauma, insomma un evento inerente la Cardiologia e ha bisogno ancora di cure e di essere seguito in modo più “lento” dovuto proprio alla necessità emersa. Questo lo potrà fare a Grottaglie. Dopo però esser già rioverato negli altri ospedali, i quali non hanno reparti e posti letto per il post evento, appunto per la post acuzie.
Ecco questa sarà la tanto declamata riconversione del San Marco che, duole dirlo, secondo il Piano non dovremmo più chiamarlo Ospedale ma Presidio Post Acuzie. O con il suo diminutivo PPA.
