“La notizia diffusa questa mattina dal Comitato dei Festeggiamenti in onore di San Ciro mi ha lasciato senza parole”, e quanto premette Michele Santoro, consigliere comunale, nell’apprendere la nota pubblicata questa mattina da Carlo Santoro sul rischio di un drastico ridimensionamento della festa di San Ciro.
“Sono afflitto, amareggiato, rattristato nel leggere che la monumentale pira in onore del Patrono di Grottaglie non si farà. Apprendere che sarà realizzato un piccolo falò in forma strettamente simbolica in Piazza Regina Margherita mi lascia basito. Cosi come resto amareggiato nell’apprendere che nessuna delle promesse fatte dalle varie Amministrazione ha trovato fondamento. Per i grottagliesi, e non solo, questa non è solo una festa, non è solo una fede, non è solo una tradizione, ma un momento di totale trasporto che unisce l’intera comunità. Una eredità che ci tramandiamo da generazioni e generazioni. Si è sempre parlato di trovare una sede definitiva, un’area dedicata che ponesse fine alla sede itinerante. Ma mai si è avuta l’impressione che la pira potesse rischiare di essere innalzata. I fatti e la cronaca politica di questa Amministrazione ci dicono che dopo lo spostamento del Crocifisso di Gesù, e relegamento in un angolo della sala consiliare come a volerlo piazzare in un posto di terzo piano, giunge ora questa notizia sul drastico ridimensionamento della festa di San Ciro”, aggiunge Santoro.
“Chiedo formalmente al Sindaco di uscire dal silenzio nel quale si è chiuso e chiarire ai cittadini, assumendosi tutte le responsabilità, se nel prosieguo di tutto il suo mandato amministrativo perseguirà l’obbiettivo di sminuire le nostre tradizioni, cancellarle completamente, e mancare di rispetto a tutti i fedeli”, conclude il consigliere comunale.