“Noi, a cento anni dall’ “Appello ai liberi e forti”, qui ci incontriamo, per comprendere la politica popolare nell’attuale contemporaneità e per farne, in prospettiva sociale, una nostra precipua intelligenza di cittadinanza attiva.” Comincia così la riflessione sui contenuti fondamentali della sua politica elaborata dal Movimento Politico Culturale “LIBERAMENTE” di Grottaglie.
“Noi – prosegue il documento, affermando i valori assoluti e inderogabili della libertà individuale e della giustizia sociale nonché i fondamentali principi costituzionali, repubblicani e democratici del “bene comune” e dei “diritti naturali e culturali”, interpretiamo il nuovo popolarismo come la politica del cittadino e della società, ossia la politica di ognuno e di tutti, in reciproco rapporto regolativo, fuori dalle strumentali distinzioni, dai violenti antagonismi e dai vuoti istituzionali.
Noi, considerando i diritti e i doveri rispettivamente una facoltà e un vincolo del vive-re insieme nel popolo dei cittadini,
• guardiamo al cambiamento in guisa di processo irreversibile, riformista e progressista;
• determiniamo, in particolare, il nostro agire per promuovere, comunicare e ottenere la partecipazione e il pluralismo, il lavoro e la solidarietà, il decentramento sussidiario;
• confidiamo nelle buone strategie della internazionalizzazione e della globalizzazione, in dirittura e meta di un mondo universale sempre raggiungibile, unito demograficamente senza schiavizzazioni, colonizzazioni, emarginazioni e senza costrizioni alle fughe migratorie;
• cerchiamo comunque nella pace il legame indissolubile tra i popoli.
Noi, concependo l’ecologia e l’economia nella organizzazione naturale e culturale del-la moderna società, favoriamo gli obiettivi del progresso e dello sviluppo,
• purché siano morali, compatibili con l’ambiente biologico e sostenibili nei consumi energetici;
• purché non influiscano sulle comunità in modo discordante, discriminante e dannoso;
• purché realizzino effettive e diffuse condizioni di “benessere”, “benvivere” e “benstare”;
• purché inducano e mantengano una equa distribuzione della ricchezza;
• purché escludano qualsivoglia uniformismo demagogico o qualsivoglia separatismo in-terno, riportando e risolvendo tutte le “questioni meridionali” nelle “questioni nazionali”.
Noi, corrispondendo allo spirito che animò i Padri fondatori dell’Unione,
• vogliamo vivere piuttosto nell’Europa dei cittadini e delle comunità, non già in un continente di Stati dominanti;
• comprendiamo gli ideali federalisti, solo se legati alla cooperazione strutturata;
• viviamo del lascito storico dei greci, dei romani e dei cristiani, le cui civiltà ci hanno consegnato in eredità il pensiero critico, la capacità di governo e la laicità del potere;
• guardiamo all’ordine politico liberale e sociale, garantito dalle leggi democratiche.
Noi – conclude la riflessione del Movimento Politico Culturale “LIBERAMENTE” di Grottaglie, riconoscendoci nell’io che abbraccia e non allontana, nel tu che rappresenta il prossimo e nell’altro, anche se straniero,
• seguiamo l’etica dell’amicizia responsabile e non opportunistica;
• apprezziamo nel lavoro la valentia e la dignità dell’uomo e indichiamo nel lavoro stesso la via principale e decisiva per l’emancipazione individuale e per l’evoluzione sociale;
• realizziamo infine la politica dei diritti e dei doveri legittimi, ma pure ascoltiamo i sentimenti di chi umanamente racconta un’altra realtà ed esprime un’altra verità.”