Nicola Andreace quest’anno con le sue opere ha portato il suo nome e quello di Massafra in varie località italiane ed estere, partecipando a eventi visivi d’interesse internazionale.
Rino Lucia, consulente artistico, Sandro Serradifalco, Editore, Paolo Levi hanno invitato Nicola Andreace, per il suo impegno e valore stilistico, per la passione che riversa in ogni singolo elaborato, a mandare un’opera presso la loro Redazione. E’ stata inviata Oscuri Presagi –Ricerca 2003 (Tecnica mista su tela, cm.50×70), la cui ’immagine, senza selezione, è stata pubblicata sul numero speciale Effetto Art Collection”, accompagnata dal seguente testo critico di Marco Rebuzzi, Conservatore del Museo Diocesano Gonzaga di Mantova:”Le opere di Nicola Andreace, spaziando dall’astrazione al figurativo, esprimono sempre una profonda ricerca concettuale che dà vita a un linguaggio colto e complesso. Egli nell’ultima fase della sua produzione perviene a un linguaggio originale e moderno dove reminiscenze artistiche si alternano a istanze contemporanee. L’artista lavora con un tratto deciso e cromie dai toni forti, ponendo attenzione ai contrasti che permettono all’osservatore di spaziare dalla situazione rappresentata ai confini del proprio immaginario. In un continuo gioco di ricerca e sperimentazione, fantasia e tecnica s’incontrano per sollecitare lo spirito ad indagare le diverse sfaccettature del nostro vivere”.
La composizione Oscuri presagi ci mostra la natura danneggiata e sconvolta o da piogge torrenziali o da arsure canicolari: un ragazzo con una fascina di legna sulle spalle percorre con fatica una strada rossa desertificata, riarsa dal sole, mentre fa da sfondo uno squallido paesaggio allagato. Il quadro testimonia la precarietà del nostro tempo nel campo ecologico, ma attesta anche con il colore verde il suggerimento del nostro artista all’Uomo, che potrà salvaguardare il suo futuro, se avrà saputo tutelare l’ambiente, il territorio e la cultura locale.
Mario Penelope, storico e critico d’arte, scriveva “Di fronte ai problemi, Andreace si pone in una continua dialettica critica, riproponendoli in chiave di pura dichiarazione idelogica con un linguaggio espressivo emblematico e simbologico, fortemente incisivo al quale fa da supporto un’innegabile perizia tecnica ed una fertile inventiva. Un linguaggio che punta su una sintesi dinamica delle immagini con inquadrature e tagli che aiutano a tradurre il fatto di cronaca in un messaggio altamente drammatico” e Paolo Levi aggiungeva ”Andreace è un sensibile interprete del mondo, capace di catturare ogni simbolica emozione visiva attraverso opere che rivelano una spontanea creatività e un’incessante indagine artistica .Un’arte che riporta alla luce le sensazioni più recondite dell’anima”.