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“La straordinaria morsa di gelo ha stretto la Puglia con livelli alti di criticità per le nevicate, ma soprattutto per le lastre di ghiaccio che rendono impossibile la circolazione dei mezzi, con il blocco di strade come la 239 Noci – Alberobello dove per il ghiaccio un’autovettura si è schiantata contro il muro perimetrale di un’azienda agricola”.

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E’ quanto riferisce Coldiretti Puglia, con gli agricoltori con i trattori che si sono mobilitati come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo, mentre le verdure in campo risulano bruciate dal gelo.

Neve e ghiaccio su Foggia, Taranto, Bari e Brindisi

“Ha nevicato nelle province di Foggia, Taranto, Bari e Brindisi con le campagne improvvisamente imbiancate, ma la pericolosità maggiore è causata proprio dalle lastre di ghiaccio sia sulle strade che sulle colture. Dobbiamo mettere a disposizione dei comuni maggiormente colpiti da neve e ghiaccio i nostri strumenti di lavoro. Pertanto, i trattori potranno essere utilizzati come spalaneve e gli spandiconcime saranno adattati come spargi sale sulle strade rurali e interpoderali, ma anche sulle strade asfaltate dei centri urbani e sulle statali. La rete capillare delle nostre aziende agricole e i vivaisti potranno collaborare alla messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve crollano sulle strade con danni a persone e automezzi”, chiama a raccolta i soci Savino Muraglia, Presidente di Coldiretti Puglia.

foto social Coldiretti Puglia

“L’interruzione dei collegamenti rischia di lasciare gli animali senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi – aggiunge Coldiretti Puglia – per non parlare dei danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi.”

“La presenza diffusa degli agricoltori sul territorio assicura un intervento capillare anche nelle aree più critiche per “scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni – continua il presidente Muraglia – soprattutto nelle zone più impervie, interne e montane. La situazione è difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne dove ci sono le coltivazioni invernali in campo bruciate dal gelo come cavoli, verze, cicorie e broccoli e si registra una impennata dei costi di riscaldamento delle serre”.

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