Nel suo territorio vi sono le 10 montagne più alte del pianeta, con il più alto grado di biodiversità ed è il paese più multietnico del mondo, per la presenza di gruppi umani di etnie culturali e tradizioni diverse. A ricordarlo è Michele Mirelli, con la sua nuova “Pillola di Storia”.
Nonostante ciò è uno dei paesi meno sviluppati della terra, ma poteva avere prima del terremoto dei potenziali di crescita avendo la sua politica di liberalizzazione economica iniziato a dare i primi frutti. Il baratto era la pratica corrente per procurarsi i beni di ogni genere sino a quando nacque, negli anni trenta, la rupia nepalese e l’unità monetaria iniziò ad avere corso legale. La popolazione, sino al terremoto era è di solo 30.987.000 abitanti, con un tasso di alfabetizzazione del 57,4 per cento ed un PIL pro-capite di solo 1.500 dollari l’anno. Il Nepal è considerato la culla del Buddismo e secondo la tradizione Siddhartha Gautama nacque proprio in questo paese. Con il sisma di qualche giorno fa tutti i complessi religiosi sono andati distrutti o in parte gravemente danneggiati, come il tempio delle scimmie, così chiamato per i numerosi primati che vivevano nei suoi edifici. Tale complesso si chiamava Swayambhunath e si trovava sulla collina della valle di Kathmandu, la più devastata dal terremoto. Era e dovrà essere considerata ancora, Patrimonio dell’umanità, così come dichiarato dall’UNESCO. In sintesi, se non ripariamo il nostro tetto, cosa rimarrà della sottostante casa !
Aderite quindi con generosità alla campagna di sostegno umanitario così come già apertasi, anche in considerazione che certamente il Buddismo è una religione ed uno stato d’essere che merita la nostra più profonda comprensione !