E’ stata formalizzato ieri mattina nel porto di Taranto l’insediamento del Centro Scientifico Merceologico (LaMPoT) che sarà gestito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), all’interno del Molo Polisettoriale.
Le formalità di consegna della struttura sono state espletate alla presenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, della Capitaneria di Porto di Taranto e dell’Agenzia del Demanio.
“Il progetto di realizzazione del LaMPoT, approvato nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’Area di Taranto, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri – dice il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Sen. Mario Turco – ha l’obiettivo di creare un polo scientifico e di analisi merceologica al servizio dei traffici portuali. L’apertura del Centro, grazie ai servizi che potrà offrire agli operatori commerciali, permetterà al porto di Taranto di essere maggiormente competitivo.
Allo stesso tempo, potranno essere rilasciate le certificazioni agroalimentari, con conseguente valorizzazione del settore grazie alla possibilità di collocare i prodotti alla grande distribuzione. Oggi, quindi, rafforziamo l’asset strategico della ricerca e, soprattutto, dello sviluppo economico nell’ambito del piano Cantiere Taranto. Sosteniamo il settore portuale e, in particolare, rafforziamo la catena del valore delle produzioni agroalimentari”.
“La presenza di un Centro di ricerca merceologico nel porto di Taranto – afferma il Presidente dell’AdSPMI, Sergio Prete – si configura quale ulteriore leva competitiva per il sistema portuale jonico nello scenario globale, soprattutto in considerazione della localizzazione strategica che il LaMPoT avrà nelle palazzine in radice del Molo Polisettoriale, proprio nelle immediate vicinanze delle banchine dove oggi avviene la movimentazione di merci containerizzate destinate all’import/export.
Tale progetto è un risultato importante che conferma la centralità di Taranto nelle azioni intraprese dal Governo a sostegno dello sviluppo dell’economia territoriale e ben si integra con la programmazione strategica che l’AdSPMI, in sinergia con le amministrazioni locali, sta portando avanti per il rilancio sostenibile dello scalo jonico e della sua vocazione di hub portuale e logistico del Mediterraneo”.