«Vi invio la foto di una “installazione d’arte contemporanea” ubicata da giorni in un vicolo di Via Quaranta, nel caratteristico centro storico di Grottaglie, realizzata da ignoti.» La segnalazione arriva dalla signora Gessica Caramia, che evidenzia altri problemi che affliggono cronicamente il centro storico di Grottaglie.
«Come si può notare dalla foto – prosegue la segnalazione, ci sono i frequentatori la cui assiduità ormai è nota ai residenti di questa via nonché di altre vie vicine: i colombi, meglio conosciuti come i “piccioni”. La loro eccessiva proliferazione sta creando problemi di degrado ambientale ed igienico-sanitario, non solo sporcano, imbrattano e sono rumorosi ma, molti non sanno, che sono portatori di oltre 60 tra infezioni e malattie trasmesse direttamente o indirettamente. Tra le più pericolose ricordiamo la Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Salmonellosi e Toxoplasmosi. I loro agenti patogeni si trovano negli escrementi e spesso non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali, nelle scuole ecc., contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria, ecc. ed innescando i processi infettivi.
Se i piccioni continuano a svolazzare nella stessa zona – evidenzia la signora Gessica Caramia – è perché la reputano una fonte di cibo: invito, dunque, i miei concittadini nonché residenti del centro storico a non scuotere la tovaglia in strada quando hanno appena finito di mangiare, non buttare nessun tipo di rifiuto per strada (soprattutto se sono involucri di merendine e simili) e spazzare almeno la propria area dell’ingresso di casa.
Senza contare che, sarebbe opportuno, un maggiore controllo da parte delle autorità competenti sui residenti e sulle loro “abitudini” come passeggini lasciati incustoditi sui bordi delle strade sia di giorno che di notte…»