Si cita spesso il turismo come settore economico che potrebbe portare nuovo sviluppo e ricchezza in una regione come la Puglia, che cerca di valorizzare le sue bellezze storiche e naturali sottraendosi all’abbraccio – a volte mortale – della grande industria.
Altrettanto spesso si è costretti a constatare come molte strutture ricettive siano nate e gestite senza una sufficiente formazione di base, con l’idea che il cliente sia più un pollo da spennare che un patrimonio da coltivare e conservare. Al netto della responsabilità dei singoli, è quasi banale sottolineare che anche nel campo della accoglienza nessuno “nasce imparato”, e che oggi più di ieri, in una società che vive di social network e condivisione ed in cui un commento fa istantaneamente il giro del mondo, la professionalità e la qualità del servizio sono fattori vitali per la sopravvivenza di un albergo o di un ristorante.
La scuola italiana non è sempre all’avanguardia nei programmi e nelle strutture offerte ai propri studenti, e non di rado nel Meridione la situazione è anche più grave della media italiana, proprio per questo è ancora più importante sottolineare come a volte le “best pratices” nascano proprio a sud di Roma, sfruttando idee apparentemente banali ma in realtà rivoluzionarie.
Nei giorni scorsi è stato inaugurato a Palese, quartiere periferico di Bari, il primo Albergo didattico in Italia. La struttura di accoglienza è stata realizzata in una parte della sede distaccata dell’istituto scolastico alberghiero “Ettore Majorana” di Bari, opportunamente adattata per fungere da struttura d’accoglienza.
L’iniziativa consente a docenti ed alunni dell’istituto di mettere insieme teoria e pratica, e di applicare “sul campo” quanto studiato in aula, grazie alla creazione della “Cooperativa sociale Majorana”, composta dai docenti e dagli allievi della scuola.
La struttura ricettiva offre al momento 6 stanze, i cui due attrezzate per accogliere ospiti diversamente abili, e si colloca in una posizione particolarmente favorevole per la clientela, poiché si trova a poche centinaia di metri dal mare e dalla tangenziale di Bari e aa appena un chilometro dall’aeroporto, con l’ulteriore vantaggio di poter raggiungere aerostazione grazie al servizio navetta messo a disposizione dall’albergo.
L’iniziativa, oltre all’evidente valore formativo, mira anche a creare un progetto di business economico, e tutti i ricavi dell’attività alberghiera verranno reinvestiti per migliorare ed ampliare l’offerta formativa dell’istituto alberghiero “Ettore Majorana” di Bari.
Al momento l’albergo offre un trattamento di B&B a tariffe in linea con il mercato, ed impiegherà dieci diplomandi che si occuperanno della ricezione, manutenzione e sistemazione delle camere.