«Dietro istanza di Ecolevante, la Regione ha convocato per il 29 aprile prossimo una conferenza di servizi avente per oggetto l’ampliamento (otto milioni di mc !) della cava in contrada “Amici”, dismessa da anni.» E’ quanto afferma Etta Ragusa, capogruppo nel Consiglio Comunale di Grottaglie di “Rinascita Civica” ed esponente del comitato “Vigiliamo per la Discarica”.
«I consiglieri di minoranza Ragusa, Gianfreda, Lacorte, Orlando, Russo e D’Alò – ricorda la Ragusa – hanno chiesto il 16 aprile la convocazione urgente della II Commissione, perché il NO del sindaco Alabrese, in sede di conferenza di servizi, deve essere chiaro, netto e motivato. Come dovrebbe esserlo anche quello dei sindaci di San Marzano, Carosino e Francavilla Fontana, invitati dalla Regione alla medesima conferenza di servizi, ai quali il sindaco di Grottaglie dovrebbe chiedere di appoggiare il suo diniego. Una cava di queste dimensioni, infatti, e nella stessa zona del III Lotto, non solo costituirebbe uno scempio e un pericolo per il territorio e per la salute, ma sarebbe sicuramente destinato a diventare una nuova discarica. Il progetto, presentato da Ecolevante nel 2006, fu respinto dalla Regione nel 2010 per incompatibilità ambientale, anche grazie alle puntuali, argomentate e pertinenti osservazioni di Vigiliamo per la discarica, come esplicitato nella determina regionale.Ma l’Amministrazione comunale di Grottaglie, nella quale l’attuale sindaco Alabrese ricopriva il ruolo di assessore all’ambiente, non esprimeva alcun parere non sentendo il dovere di intervenire su un progetto di un così enorme impatto ambientale. Poi, nel maggio 2011, la cava Ecolevante veniva sottoposta a sequestro, da Noe e Polizia municipale, per attività estrattiva abusiva di blocchi di tufo, nonostante fosse stata già ordinata la sospensione dei lavori da parte della Regione Puglia che aveva accertato la scadenza della autorizzazione.
In seguito – scrive ancora la Ragusa, il sindaco Alabrese non solo non ha mai fatto eseguire l’ordinanza del 2011 di ricolmo con terreno vegetale della suddetta cava esaurita e dismessa, ma non provvedeva neppure all’acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle aree individuate nella medesima ordinanza, così come proposto dalla consigliera Ragusa nel maggio 2014 in II Commissione.Da parte sua la Regione, nello stesso anno 2014, rinnovava a Ecolevante l’autorizzazione allo scavo fino al 2021, contro la quale il sindaco Alabrese avviava tardiva protesta, dopo aver a dir poco sottovalutato l’allarme sollevato dalla consigliera Ragusa in sede di II Commissione circa un possibile rinnovo di questa autorizzazione da parte della Regione. Il comitato Vigiliamo non ha mai abbassato la guardia e da anni continua ad allertare le Istituzioni sulla pericolosità di questo mostruoso progetto di ampliamento che prevede scavi fino a 30 metri di profondità.
Ma ora – conclude la Ragusa – è tutta la minoranza rappresentata in II Commissione che chiede al sindaco Alabrese la riunione urgente della II Commissione, di esprimere in Conferenza di servizi un netto e motivato rifiuto alla richiesta di Ecolevante, e di convincere dell’importanza di tale diniego anche i sindaci di San Marzano, Carosino e Francavilla Fontana».