“Gli impegni presi in campagna elettorale vanno mantenuti. Non devono essere solo promesse lanciate per accaparrarsi la simpatia degli elettori ma devono, ora, diventare atti, fatti e azioni. E il primo documento ufficiale che il neo Sindaco deve compiere è quello che tanto sbandierato nei comizi elettorali: evitare la chiusura e il ridimensionamento dell’ospedale di Grottaglie.” E’ quanto dichiara Michele Santoro a seguito delle ultime notizie circolate in queste ore sul destino del nosocomio grottagliese.
“Leggo sui social che il primo cittadino questa mattina è stato in ASL e che ha convocato lo stesso direttore generale a Grottaglie per un incontro con i consiglieri, le parti sociali e la città. Incontri che hanno le fattezze dell’aria fritta. Niente di concreto. Per salvare l’ospedale di Grottaglie occorre quella rappresentatività istituzionale che il neo sindaco non possiede, essendo espressione di un movimento civico collegato a partiti seppelliti dall’estremismo della sinistra più profonda.” Rimarca duro Michele Santoro.
“Scarico di responsabilità, inadeguatezza a risolvere le problematiche e assenza totale di rappresentatività istituzionale sono state sempre le remore che abbiamo sollevato verso D’Alò candidato Sindaco. Considerazione che trovano fondatezza già nei primi giorni del suo governo e, nella fattispecie, di come sta affrontando la questione ospedale.” Aggiunge Santoro.
“Caro Sindaco di Grottaglie non ti permetto di usare lo scarica barile come attenuante alla tua incompetenza politica. “Da oggi tutti i cittadini hanno la fascia da Sindaco”, troppo facile D’Alò. La fascia di Sindaco, le sue responsabilità e la sua indennità (per la quale attendo ancora che tu accolga il mio consiglio di rinunciare a favore delle fasce in difficoltà) sono solo le tue. Hai voluto la bicicletta? E ora pedala. E smettila di chiedere aiuto ai cittadini. Il Sindaco sei tu. Agisci. Firma gli atti e assumiti le responsabilità.”