«Lunedì scorso si è tenuto il secondo consiglio comunale dopo l’elezione a Sindaco di Ciro D’Alò, ed abbiamo assistito all’ennesima messa in atto di azioni che lasciano perplessi, se non offesi.» A scriverlo sulla sua pagina social è Michele Santoro, già candidato Sindaco della coalizione di centrodestra e capogruppo e Consigliere Comunale del “Conservatori e Riformisti”.
«Infatti – prosegue Santoro, verso la fine della riunione, il Sindaco Ciro D’Alò ha abbandonato la sala consiliare senza più farvi ritorno, senza comunicare il motivo del suo allontanamento. Solo ore dopo, attraverso i social network, abbiamo appreso che il Sindaco si era recato a Bari per incontrare il presidente Emiliano ed i vertici di aeroporti di Puglia per discutere –a quanto pare di capire in via ufficiosa – del possibile futuro dell’aeroporto di Grottaglie.
La questione della possibile destinazione del “Marcello Arlotta” a scalo di voli civili non è ne’ nuova e ne’ improvvisa, e lascia quindi stupiti e rammaricati che Ciro D’Alò abbia voluto tacere un così importante incontro istituzionale, come se a partecipare fosse lui in qualità di privato cittadino e non nella veste di Sindaco di Grottaglie. Logica e conseguente quindi la domanda: Cosa c’era da nascondere in questo incontro? Perché il Sindaco ha abbandonato il Consiglio Comunale senza informare i presenti del suo impegno? Sorge il sospetto che si voglia mettere in atto il solito copione dell’uomo solo al comando, che attribuisce a lui solo tutti i meriti quando le cose vanno bene e scarica solo sugli altri le responsabilità quando le cose vanno male, un atteggiamento ben distante da concetti come “cambiamento” e “trasparenza” tanto sventolati in campagna elettorale.
Concetti – incalza il capogruppo e Consigliere Comunale del “Conservatori e Riformisti” – peraltro già ampiamente messi in crisi in queste settimane di governo cittadino, con spaccature nella maggioranza, prese di distanza di consiglieri neo eletti ed una vera e propria “occupazione” dei ruoli di garanzia del governo cittadino, con l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del suo vice portata avanti senza dare minimamente ascolto alle proposte della opposizione, badando più ad una logica spartitoria di poltrone e incarichi.
Se questo è il tanto sbandierato “nuovo che avanza”, allora avevamo ben ragione a lanciare i nostri allarmi già in campagna elettorale, contro quella che si profilava come una vera e propria “Armata Brancaleone” con molti appetiti e pochi principi condivisi.
Alla luce di questi episodi – conclude il post di Michele Santoro sulla sua pagina social –non possiamo che confermare che il nostro ruolo alla opposizione sarà di vigilanza e controllo sugli atti della neonata giunta, che – per il bene di Grottaglie – speriamo voglia anche accettare consigli e suggerimenti da parte di chi, più esperto di loro, potrà far loro evitare errori e mancanze che potrebbero costare care a tutti noi.»