«Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo – Taranto” stigmatizza e biasima l’ennesimo affronto alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione Comunale che, in maniera a dir poco “anomala”, ha rinviato la seduta del Consiglio Comunale, previsto per lunedì 27 Ottobre, al prossimo 5 Novembre.» Lo afferma un comunicato degli attivisti grillini, che prosegue: «Con il punto all’Ordine del Giorno, la delibera al piano regolatore del porto jonico, si sarebbe messa la parola fine al progetto “Tempa Rossa” a Taranto, così come più volte dichiarato dal Consiglio Comunale, ma evidentemente nella maggioranza vi sono stati degli improvvisi ripensamenti che lasciano molti dubbi sui reali motivi che li hanno dettati.
Una decisione – afferma il comunicato del Meet Up “Amici di Beppe Grillo – Taranto” – presa con impeto alquanto ambiguo dai capigruppo della maggioranza sabato pomeriggio scorso in un incontro indetto tramite sms, la cui anomala convocazione è stato posta all’attenzione del Prefetto con una richiesta ufficiale firmata dalla Portavoce del M5S al Parlamento Europeo Rosa D’Amato, dai consiglieri d’opposizione, e da attivisti del Meet Up 192 e di altri comitati e associazioni locali.
Il Meet Up 192, disapprovando la mancanza di senso di responsabilità di questa amministrazione, auspica che la si smetta finalmente di temporeggiare su un tema oramai urgente quale Tempa Rossa e che finalmente si dia seguito alle promesse con i fatti.
È giunta l’ora di finirla con le chiacchiere!
Che dire poi – incalza il comunicato del Meet Up “Amici di Beppe Grillo – Taranto” – del connubio Provincia – Comune che avrebbe potuto, in tempo utile, tracciare la via maestra per impedire progetti nefasti per la nostra città! Doveva essere infatti la Provincia a farsi carico della variante che recepiva la direttiva Seveso nel suo Piano Territoriale di Coordinamento e non lo ha fatto.
Ed in mancanza, avrebbe poi dovuto essere il Comune ad approvare l’ ERIR per impedire la costruzione dei due serbatoi funzionali a Tempa Rossa, e non lo ha fatto. Non ci sono scuse che tengano. La normativa europea va oltre quella italiana e lo Sblocca Italia sarebbe stato superato dalle norme comunitarie. Nessuna giustificazione, quindi, per i gaudenti consiglieri che vorrebbero molto comodamente scrollarsi di dosso ogni responsabilità dando la colpa allo Sblocca Italia.
Taranto non può ipotecare il suo futuro per una visione miope e anacronistica basata sulla monocultura della grande industria.
Taranto – ribadisce il Meet Up “Amici di Beppe Grillo – Taranto” – può e deve dare di più al territorio, alla Puglia, alla nazione, e lo farà seguendo le sue vocazioni naturali legate al mare, all’agricoltura, all’allevamento, all’artigianato, alla piccola e media impresa, al turismo, alla cultura, alla ricerca, alla cucina, al gusto, alla bellezza.
NO a Tempa Rossa, NO al fossile, NO all’acciaio. SI al futuro!»