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E’ semplice, ma non è facile”. Con questa frase al limite del sibillino si potrebbe racchiudere l’essenza della pratica della meditazione, una disciplina (nel senso più ampio del termine), che racchiude e raccoglie diverse sfaccettature, anche notevolmente diverse tra loro.
La meditazione va di moda, ammettiamolo, e più di qualcuno ritiene che basti mettersi a sedere in un posto tranquillo ad occhi chiusi, magari assumendo una postura al limite del contorsionismo, bruciando qualche incenso e facendo suonare un disco di musica rilassante per avere tutti gli ingredienti necessari ad una efficace pratica meditative. Purtroppo o per fortuna così non è, meditare è apparentemente semplice , e per certi aspetti lo è anche nella sostanza, ma anche le pratiche più semplici richiedono il rispetto di regole e precauzioni. A fornire una utile bussola per navigare nel “Mare Magnum” di questa pratica è Marco Rubatto, che con il suo “Introduzione alla Meditazione” (Editore: youcanprint, ISBN: 9788891131591) appronta un utile ed agile manuale in grado di fornire ben più che le indicazioni indispensabili per approcciarsi consapevolmente a questa pratica.

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In poco più di un centinaio di pagine, con una scrittura fluida ausiliata da immagini esplicative, Marco Rubatto fornisce un quadro esaustivo dei vari aspetti di questa pratica, che può essere approcciata da tutti con utilità e vantaggio. A differenza di molti sedicenti Guru ed improvvisati Maestri, l’Autore sa bene di cosa parla, ed anche per questo – oltre che per la sua evidente formazione intellettuale – riesce a trasmettere con chiarezza ed efficacia i concetti alla base di questa pratica. Interessante il suo approccio per “approssimazioni successive”, così come l’ampia panoramica delle tradizioni meditative più conosciute, tanto in Oriente quanto in Occidente. Altrettanto interessante l’analisi, condotta con sincerità e chiarezza senza però mai scendere nel pregiudizio e nella supponenza, tra le varie modalità di esecuzione (posizioni del corpo, occhi aperti o chiusi? I tempi della pratica, il rapporto della musica e del silenzio), così come ampia ed esaustiva è la parte dedicata ad una analisi “tecnica” dei principi e degli effetti della Meditazione, affrontandone gli effetti biologici, il rapporto con la mente ed il cervello e le sue connessioni con la salute.

Altrettanto interessante, e vera ciliegina sulla torta, è la analisi di un aspetto tanto importante quanto spesso colpevolmente taciuto al riguardo di pratiche meditative condotte con leggerezza e senza l’ausilio di una guida affidabile. Marco Rubatto affronta nel suo libro anche i pericoli e gli abbagli che possono derivare da questa pratica, e lo fa essendo chiaro quanto più non si potrebbe, evitando però – ancora una volta – un tono saccente e verboso. Dei pericoli che descrive è in effetti assai difficile dire, specie a chi della pratica meditativa conosce poco o nulla, ed a Marco Rubatto va reso l’ulteriore merito di affrontare l’argomento – come lui stesso dice “senza peli sulla lingua”.

Il libro si presta come utile manuale a chi della Meditazione voglia cominciare ad apprendere i rudimenti, ma si rivela altrettanto interessante anche per chi già abbia una qualche dimestichezza con questa pratica, non foss’altro che per le frasi riportati in testa ad ogni pagina dispari, che costituiscono, ciascuna da sola, interessanti suggerimenti, illuminanti indicazioni ed efficaci “semi” meditativi.

Un libro più che consigliato quindi, scritto con Cuore sincero e con Mente limpida, due degli attributi che quasi certamente l’Autore avrà ottenuto anche grazie alla sua pluridecennale esperienza in questo campo.

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