“Uno dei punti cardine del programma amministrativo della Giunta Alabrese era quello di riuscire a risolvere, almeno in parte, le problematiche legate al Liceo Moscati di Grottaglie. Da decenni la comunità lotta per vedersi garantito un servizio pubblico dovuto e nei nostri programmi c’era proprio la risoluzione di questa annosa questione”, è quanto premette, in una nota, l’ex vicesindaco Maurizio Stefani in merito ai lavori di adeguamento dell’ex tribunale a succursale del Liceo Moscati.
“Di concerto con l’Area Tecnica e con gli assessori al ramo, insieme al Sindaco Alabrese decidemmo di porre fine all’imbarazzante stallo della Provincia e, nonostante il liceo fosse un argomento di responsabilità provinciale e non comunale, avviammo uno studio di fattibilità con un impegno di spesa pari a circa 330mila euro. Una delibera definiva il progetto preliminare di manutenzione straordinaria dell’edificio comunale dell’ex tribunale per adeguamento a succursale del Liceo Moscati. Un atto figlio di uno schema di protocollo di intesa tra la Provincia e il Comune che prevedeva da parte dell’Ente Provinciale il versamento di un canone annuo di circa 57.000 euro, visto che la struttura è di proprietà comunale. In pratica in solo cinque anni e mezzo il Comune avrebbe già riassorbito l’investimento iniziale di 330mila euro. Una scelta importante che metteva la città davanti a tutto e che si può dire essere quasi a costo zero, anzi, dopo il sesto anno sarebbe diventata pure redditizia; una scelta che poneva le esigenze dei cittadini come prioritarie rispetto alle decisioni della Provincia. Ricordo, per chi non ne fosse a conoscenza, che il Liceo, come tutti gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, è di “giurisdizione” provinciale. Pertanto è la Provincia che se ne deve occupare. E infatti lo stesso Ente oggi versa gli affitti per i locali e i garage trasformati in scuola ai legittimi proprietari. Mentre le altre scuole di grado inferiore, dalle secondaria di primo grado alle elementari passando per gli asili e i nido, sono di “proprietà” comunale. Ma di fronte al suo stallo il Comune ha l’obbligo morale di intervenire e quindi nel frattempo gli uffici hanno prodotto gli atti e i passaggi successivi, la gara è stata espletata, e gli incarichi ai tecnici sono stati affidati, l’amministrazione è cambiata ma i nostri ragazzi continuano a studiare nei garage e nei box auto. Da parte dell’attuale Sindaco non registro alcun passo in avanti su questa vicenda, anzi sembra che siamo finiti in una fase di stallo. Eppure lo stesso D’Alò ha inserito questa opera nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici, dimostrando la continuità amministrativa verso le scelte che avevamo messo in campo. Ma gli ultimi riscontri invece vanno in senso diametralmente opposto”, aggiunge Stefani.
“Il Liceo è una questione di carattere provinciale. Ma dove non arriva chi deve arrivare ci deve pensare il Sindaco a risolvere la questione. Qui si parla del futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti. Non si può fermare un processo amministrativo necessario, che ha visto finalmente un impegno straordinario delle istituzioni, solo perché non si è d’accordo. L’importanza didattica ed educativa di questa struttura merita l’impegno da parte della Giunta D’Alò a proseguire quanto fatto dall’Amministrazione Alabrese”, conclude il già vicesindaco e assessore Maurizio Stefani.