“Lo smantellamento della sanità pubblica regionale procede con sistematicità e scientificità. La bella stagione si avvicina e come già visto lo scorso anno si preparano i provvedimenti più penalizzanti per essa, approfittando dei mesi in cui l’attenzione pubblica cala.” Lo afferma Ciro Marseglia, presidente del circolo di Grottaglie di “Energie per l’Italia”
“In questi giorni – ricorda Marseglia puntando il dito contro il governatore Emiliano – si è provveduto a produrre il provvedimento di chiusura dei punti di primo intervento, che ha riguardato anche l’ospedale “San Marco” di Grottaglie. Così l’emergenza pronto soccorso in cui versa ormai il nostro territorio la si è resa ulteriormente drammatica, con questa scelta.”
“La struttura grottagliese – afferma ancora la nota di Mareseglia – è sempre stata ben oltre i parametri di utilizzo e che la scelta di ridimensionarla non è tecnica, ma politica.
L’Opera Pia “San Marco” di Grottaglie ha espresso indicatori di funzionalità-produttività, contenuti negli atti deliberativi dei vari direttore generali della ASL TA/1, con tasso di utilizzo intorno al 74% e con una analisi economica di bilancio quasi in pareggio, rispetto agli altri presidi ospedalieri della ASL gravati da pesanti disavanzi; che è dotato di un quartiere operatorio costruito con tutti i più recenti criteri dell’edilizia sanitaria e nel rispetto delle normative internazionali. La struttura ha sempre sopperito in modo egregio alla carenza della medicina del territorio, sempre promessa e mai attuata sin in fondo.”
“Inoltre – attacca ancora Marseglia annunciando prossime iniziative – l’assordante silenzio sugli ultimi fatti, da parte dell’amministrazione comunale sconcerta ancor di più.
Energie Per Grottaglie, alla fine di maggio terrà un incontro a Grottaglie, a cui parteciperanno i vertici nazionali per la sanità del partito, le associazioni del territorio in cui sarà promossa la nostra proposta per la salvaguardia della salute dei cittadini grottagliesi e pugliesi. Partendo dal principio dell’offerta sanitaria minima per il benessere della collettività, con particolare attenzione dell’evidenza dei tagli degli sprechi, che attualmente imperversano, ed il miglioramento degli standard della medicina del territorio.
Efficienza della medicina del territorio senza la quale non si può dare avvio a nessun piano di ridimensionamento dei servizi ospedalieri.”