«Siamo fortemente preoccupati per lo stallo in cui sembrano versare le attività di bonifica previste per Taranto» Lo dichiara Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto. »Non si sa nulla dei lavori nelle scuole del quartiere Tamburi che avrebbero dovuto svolgersi entro l’estate appena trascorsa. Non si sa nulla dello studio sul mar Piccolo realizzato da ARPA Puglia.»
L’associazione ambientalista tarantina chiede chiarezza sullo stato delle bonifiche che dovevano essere realizzate a favore di alcuni siti taranti ed in un comunicato dichiara: «Eppure proprio la bonifica dell’area del mar Piccolo a Taranto, gravata dai veleni dell’Arsenale Militare, degli ex Cantieri Navali di Fincantieri e dal siderurgico, può rappresentare un momento di ripresa per una città in ginocchio.
Ben 119 milioni di euro sono stati destinati alle bonifiche di una delle aree inserita già dal 1990 fra quelle ad elevato rischio ambientale e dal 1998 fra i Siti di interesse nazionale.
Dello studio realizzato da ARPA Puglia, relativo alle condizione in cui versa il bacino del primo seno del Mar Piccolo, presentato alla riunione del 15 aprile scorso della Cabina di Regia (istituita per realizzare gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto) non si hanno altre notizie se non che è diviso in due parti: la prima riguardante la “Predisposizione del modello di circolazione e risospensione dei sedimenti”, la seconda concernente “l’individuazione delle fonti ancora attive e le dimensioni del loro inquinamento”.
Da quanto ci risulta – si legge nel comunicato di Legambiente Taranto – ARPA Puglia non è stata autorizzata finora dalla Cabina di Regia a rendere pubblico lo studio.
Legambiente aveva espressamente richiesto al precedente Commissario alle bonifiche, Alfio Pini, che il direttore scientifico di ARPA Puglia, dott. M. Blonda, e il dott. Ungaro fossero autorizzati a presentare una loro comunicazione al Convegno “TARANTO, ITALIA: LE BONIFICHE, TRA CHIMERA E REALTA’ “organizzato dall’associazione lo scorso 11 aprile presso la Biblioteca Acclavio .
Ma tale autorizzazione non fu data con la motivazione che si era in attesa di conoscere i risultati dello Studio e che gli stessi sarebbero stati valutati dalla Cabina di Regia prima di essere resi pubblici.
Dal 15 aprile sono trascorsi oltre cinque mesi, ma lo studio dell’ARPA continua a non essere reso pubblico e la bonifica del mar Piccolo sembra….tornata in alto mare.
Abbiamo appreso dagli Organi di Informazione – afferma Legambiente Taranto – che mercoledì 1 ottobre tornerà finalmente a riunirsi la Cabina di Regia per l’attuazione del “Protocollo di Intesa per interventi urgenti di bonifica ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto”, e che a presiederla sarà il nuovo Commissario, la dottoressa Vera Corbelli, nominata del ministro dell’Ambiente nello scorso luglio in sostituzione di Alfio Pini dimessosi dopo essere andato in pensione da comandante nazionale del Corpo dei vigili del fuoco.
Alla dottoressa Corbelli abbiamo chiesto un incontro per fare il punto e per sollecitare la divulgazione dei risultati dello Studio propedeutico alla bonifica del primo seno del mar Piccolo.»
“Riteniamo indispensabile che si proceda con la massima urgenza alla bonifica del mar Piccolo ed agli interventi che lo studio di ARPA Puglia indicasse come necessari – conclude Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto – Per questo chiediamo al nuovo Commissario che autorizzi con urgenza ARPA Puglia a rendere pubblico il suo studio e che le attività relative alla bonifica di Taranto riprendano con vigore recuperando i ritardi accumulati“