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«Avevamo chiesto con la nota del 22/11/2015 la Convocazione dei rispettivi Consigli Comunale, ad oggi non abbiamo notizie, almeno come Partito, della Convocazione degli stessi. Senza vena polemica.» Ciro Manigrasso, per la sezione di Monteiasi del Partito Comunista d’Italia, torna sul rischio chiusura del nosocomio grottagliese sollecitando un intervento delle amministrazioni locali.

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«L’Ospedale di Grottaglie – evidenzia Manigrasso – punto di riferimento di un bacino di utenza che sfiora le 100.000 unità e che comprende i Comune del Distretto Sanitario TA/6 ( Comuni di Grottaglie, Carosino, Faggiano, Leporano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e San Marzano di San Giuseppe ), è una questione che riguarda solo il Comune di Grottaglie o investe tutti i Comuni del Distretto?
Perché la stragrande maggioranza dei Sindaci o Presidenti dei Consigli Comunali, compreso Grottaglie non convocano, i rispettivi consessi aperti alla partecipazione dei Cittadini e degli Operatori Sanitari?
Qualcuno forse ha paura del confronto con i cittadini o è un problema di costi? Che potrebbero essere pari a zero se i Consiglieri Comunali rinunciassero al Gettone di Presenza?
Si continua ad operare in emergenza in tutti i campi, eppure la direttiva Europea è del 2012 ed il Decreto Ministeriale n° 70 è del 2 aprile 2015.
Se qualcuno degli interessati lo ha letto, sa già che a rischiare sono il Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati ( Paolo VI ) e il Posto di Primo Soccorso dell’Ospedale San Marco ( Grottaglie ).

Nel caso dell’Ospedale di Grottaglie anche se a livello Specialistico continua ad essere punto di riferimento di tutta la Provincia di Taranto, per problematiche legate alla scarsa attenzione della classe dirigente nei confronti delle problematiche serie del territorio Jonico, si rischia la chiusura.
Tutti riconoscono che nella Regione Puglia mancano 900 Medici di cui 170 a Taranto ed altro Personale Sanitario.
Invece di intervenire seriamente per tagliare gli sprechi, la cosa più semplice da farsi è tagliare le cose serie cioè i posti letto e i servizi essenziali.

Tra poco – conclude Manigrasso – finiscono i 10 giorni di proroga concessi alla ASL di Taranto, si vuole intervenire con serietà una volta per tutte?»

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