Fiumi sorvegliati speciali dopo le abbondanti piogge. E’ in corso, nel Reggiano, a Lentigione, nel Comune di Brescello, l’evacuazione di oltre mille persone per la tracimazione del fiume Enza. Il fiume ha rotto gli argini e ha invaso l’abitato e la zona industriale.
Alle ore 16.15 si è svolto in Municipio a Brescello un secondo incontro del CCS, presieduto dal Prefetto, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Protezione Civile, della Protezione Civile Regionale, del Presidente della Provincia, della Commissione Straordinaria e delle Forze dell’Ordine.
Il COC (Centro Operativo Comunale) è attivo sin dall’apertura con il numero di contatto 334 6206051.
Le operazioni di evacuazione proseguono a Lentigione, coordinate dai Vigili del Fuoco, con l’impiego di mezzi aerei e anfibi.
Il Comune di Brescello, in via del tutto precauzionale, ha disposto l’evacuazione della Casa Protetta di Via XXV Aprile, posta a confine con la vicina frazione di Santa Croce. Gli ospiti saranno accolti presso la struttura protetta di Luzzara.
L’alluvione del 1951
Brescello (Barsèl nel dialetto locale, Bersèl in dialetto reggiano) è un comune italiano di 5.595 abitanti della provincia di Reggio nell’Emilia, in Emilia-Romagna, nel pieno della bassa reggiana. È famoso per i film di don Camillo e Peppone ispirati ai racconti di Guareschi e girati appunto a Brescello.
Nel 1951 Brescello subì la pesante alluvione del Po che, in seguito, distrusse il Polesine.
L’alluvione del Polesine del novembre 1951 fu un evento catastrofico che colpì gran parte del territorio della provincia di Rovigo e parte di quello della provincia di Venezia (Cavarzerano), causando circa cento vittime e più di 180.000 senzatetto, con molte conseguenze sociali ed economiche.