Con una interrogazione a risposta scritta depositata il 23 febbraio scorso, indirizzata al Presidente del Consiglio della Regione Puglia MARIO COSIMO LOIZZO, Al Presidente della Giunta regionale della Regione PugliaMICHELE EMILIANO e All’Assessore ai Trasporti e Lavori Pubblici GIOVANNI# GIANNINI, i consiglieri regionali del M5S Marco Galante e Antonio Trevisi hanno chiesto che si faccia chiarezza sulla Gestione dell’Aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie da parte di Aeroporti di Puglia S.p.A.
E quanto si legge in una nota diffusa sui social del M5S.
Il testo dell’interrogazione, che riportiamo fedelmente, tocca diversi punti ai quali il Presidente dovrà rispondere tenendo non solo conto delle condizioni contrattuali che legano Aeroporti di Puglia SPA ad Enac ma anche delle esigenze dei cittadini jonici che puntano su un futuro basato sullo sviluppo turistico del territorio e non più prettamente industriale e militare:
“I sottoscritti Consiglieri Regionali Marco Galante e Antonio Trevisi
Premesso che:
La Società Aeroporti di Puglia è una società partecipata al 99,41% dalla Regione Puglia che si occupa di gestire, attraverso una concessione totale quarantennale rilasciata con decreto d’urgenza dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi nel 2003, gli scali del sistema aeroportuale pugliese (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie). La citata convenzione è stata rilasciata a seguito della sottoscrizione di una convenzione tra l’ex SEAP S.p.A. (oggi Aeroporti di Puglia S.p.A.), rappresentata dall’ex amministratore unico Dott. Domenico di Paola, e ENAC, rappresentata dal direttore generale Dott. Pierluigi Di Palma. Obiettivo di Aeroporti di Puglia è la realizzazione e la gestione di un sistema aeroportuale moderno ed efficiente, con standard di servizio ad alto livello, perfettamente integrato con il territorio ed in grado di favorire un armonico processo di crescita economico e sociale della Puglia.
Considerato che:
Le funzioni di controllo sono attribuite all’ENAC, che ha facoltà di revoca in caso di palese violazione degli impegni assunti dalla richiedente. Persistendo tale circostanza, cioè di inosservanza totale della convenzione da parte di Aeroporti di Puglia S.p.A. e dell’insufficiente controllo da parte di ENAC, Aeroporti di Puglia gestisce illegittimamente gli aeroporti pugliesi per conto dello Stato. Aeroporti di Puglia S.p.A. ha sottoscritto contratti di sub-concessione con società private, stabilitesi in aerostazione passeggeri e presso la stazione ex VVFF esercenti attività estranee al trasporto aereo.
Queste presenze ed altre che Aeroporti di Puglia S.p.A. ha intenzione di inserire all’interno del sedime aeroportuale (in area sterile) sottraggono spazi utili ad eventuali ampliamenti necessari al normale svolgimento delle attività di volo.
I lavori di sminamento e sbancamento dei terreni sono finanziati con i fondi FSC 2007-2013 Accordo di Programma Quadro Trasporti del 27 maggio 2013, (risorse ammontanti a circa 30 milioni di €) destinati inizialmente all’acquisizione dell’area militare adiacente allo scalo barese che aveva già avuto il via libera delle amministrazioni statali e locali preposte. L’operazione è, poi, sfumata per la presenza nel perimetro dell’aeroporto militare del Cara (Centro d’accoglienza richiedenti asilo) che ospita mediamente circa mille persone.
La copertura finanziaria dell’intervento di cui al citato Accordo era assicurata dalle seguenti risorse: FSC 2007/2013 ex delibera CIPE n. 62 del 11 gennaio 2011, per l’importo pari ad € 635.890.000,00;
L’Amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Dott. Giuseppe Acierno, è allo stesso tempo Presidente del Comitato del Distretto Aerospaziale Pugliese
interrogano:
il Presidente del Consiglio Regionale, il Presidente della Regione Puglia e l’Assessore ai Trasporti e ai Lavori Pubblici per sapere:
Se ritengono la funzione di Amministratore unico di Aeroporti di Puglia S.p.A. compatibile con la funzione di Presidente del consorzio “distretto aerospaziale pugliese“ oppure ritengono possibile un conflitto di interessi.
Se si ritiene corretto chiedere la gestione di un aeroporto per poi trasformarlo in una ZONA INDUSTRIALE
Se Aeroporti di Puglia S.p.A. ha dato mandato al Dott. Di Palma di gestire l’organizzazione della manifestazione internazionale riguardante le attività dei cosiddetti DRONI e relative innovazioni tecnologiche in calendario per il mese di maggio p.v. presso l’aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie, non considerando che in tale periodo sono in imminente programmazione attività di volo, inerenti il traffico passeggeri.
Con quale atto è avvenuta la modifica dell’Accordo di Programma Quadro Trasporti – FSC 2007 – 2013 che ha permesso ad Aeroporti di Puglia di trasferire le risorse inizialmente destinate all’Aeroporto Karol Wojtyla di Bari, per il riutilizzo dello scalo militare a supporto di quello civile mediante l’aggregazione di parte delle aree militari alle aree dell’aeroporto di Bari-Palese in cui trasferire attività non funzionali all’operatività dello scalo civile, all’aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie, per le opere infrastrutturali destinate all’aerospazio.
Conoscere le motivazioni che hanno spinto la Regione Puglia a ripresentare lo stesso progetto, inizialmente finanziato con il citato FSC 2007 – 2013, nel Pon rete e trasporti, il cui esito dell’istruttoria è atteso per il 2016.
Se l’hangar aeronautico, già usato in passato da ATITEK (Alitalia) insieme a tutto il resto dello stabilimento Alenia, sia nella disponibilità di Aeroporti Puglia e quando e attraverso quale negozio giuridico è avvenuto il passaggio di proprietà da Alenia ad Aeroporti Puglia.”