La maggiorana è una pianta erbacea perenne originaria delle zone desertiche in quanto richiede molto sole e terreno sabbioso; in Italia è diffusa come pianta aromatica, infatti è un erba molto profumata simile come aroma al timo, ma più dolce e profumata, che somiglia molto anche all’origano. I semi di maggiorana vanno seminati in una composta formata in parti uguali di terriccio fertile e sabbia.
Dato che i semi sono piccoli, per interrarli leggermente, spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto oppure potete versare sopra del nuovo terriccio. E’ fondamentale che il terriccio sia costantemente umido fino al momento della germinazione. Una volta che i semi hanno germogliato (in genere dopo due – quattro settimane), si sposta la cassetta in una posizione più luminosa.
Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre. Individuatele ed eliminatele in questo modo garantirete più spazio alle piantine più robuste. Una volta che le piantine di maggiorana saranno sufficientemente grandi da essere manipolate (5-6 cm) si trapiantano nella sistemazione definitiva.
Il fusto della maggiorana è eretto, quadrangolare, alto fino a 60 cm, ramificato e nella parte superiore di colore rossastro e ricoperto da una fitta peluria. Le foglie sono piccole, ovali, a margini lisci, provviste di un corto picciolo, ricoperte da una densa peluria che le danno un aspetto molto vellutato. I fiori di colore bianco-rosato sono raccolti in spighe, il frutto è una capsula ovale di colorazione scura. Tutta la pianta di maggiorana emana un forte profumo aromatico caratteristico.
Per crescere al meglio e dare tutto il suo aroma deve svilupparsi al sole, al caldo e all’aria. La maggiorana preferisce terreni asciutti, va annaffiata poco e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati. Le maggiori richieste idriche si hanno quando la piantina è ancora giovane e durante la fioritura. Non tollera i terreni umidi soprattutto d’inverno soprattutto se associati a temperature troppo basse.
Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all’inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami. I rametti con i fiori e le foglie di maggiorana vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori, sbriciolati e conservati in vasetti di vetro lontano dalla luce e dall’umidità.
La maggiorana, è molto usata in cucina sia fresca che essiccata, indicata in tutte quelle pietanze che richiedono un aroma deciso ma allo stesso tempo dolce: essa infatti è più dolce e speziata rispetto all’origano, che risulta invece più fresco e pungente. E’ il condimento ideale per aromatizzare carni, pesce, verdure, minestre, ripieni, polpette, torte salate, funghi, legumi, salse, insalate miste o di pomodori, formaggi, crostacei ed anche aceti e oli aromatici.
Con le foglie, fresche o secche di maggiorana si prepara un delizioso té che ricorda come fragranza un misto di timo, rosmarino e salvia. La maggiorana, già molto usata in antichità, per le sue proprietà terapeutiche, è utile come calmante per gli stati d’ansia, angoscia, paura, incertezza, dolore, insonnia, grazie alle sue qualità sedative, antispasmodiche e tonico-stimolanti. E’ altresì consigliata come calmante per le nevralgie e il mal di testa, è un antisettico, digestivo, diuretico, espettorante, anticatarrale; le sommità fiorite stimolano la secrezione dei succhi gastrici, aiutano la digestione, attenuano le contrazioni intestinali dolorose, bloccano le fermentazioni intestinali ed eliminano i gas. Per uso esterno, viene impiegato per frizioni antireumatiche.