«Nel II secolo a.C. attorno al 118 a.C. il BAN LIANG fu sostituito dal WU ZHU, una moneta che aveva un bordo laterale esterno ed uno interno sia sul fronte, sia sul retro.» Lo ricorda Michele Mirelli, nella sua nuova “Pillola di storia”.
«Il Wu Zhu – prosegue Mirelli, introdotto dall’imperatore Han Wudi, circolò come principale moneta in Cina per più di 700 anni fino a che non fu sostituito dal Kai Yuan Tong Bao nel 621 d.C., tre anni dopo la fondazione della dinastia Tang.
Da quel momento, con l’inizio in Cina di un periodo di grande fioritura culturale, la moneta Cinese si diffuse per tutta la Regione dell’Asia Orientale influendo sull’apparizione delle prime monete in paesi come il Giappone o il Vietnam.
Il Kai Yuan divenne quindi il modello per tutte le monete dell’Asia Orientale” (Tratto da Monete e Banconote di agosto 2015).
In sintesi – conclude Michele Mirelli – il nostro destino è segnato da due margini monetari, da una parte l’ Euromarco e dall’ altra dallo Yuan Cinese, che è l’unica moneta che ha avuto la capacità di perpetuarsi per 1.394 anni, mettendo persino in crisi, oggi, tutte le borse Europee.
Riflettiamo quindi sulla opportunità non solo di una unione monetaria, ma anche politica, altrimenti siamo destinati a soccombere come la Grecia !»