Lo stemma di Grottaglie, storia, territorio e qualche curiosità

In questa immagine troviamo i legami con la storia e le tradizioni del territorio grottagliese ed alcune curiosità che potremo scoprire analizzando alcune delle rappresentazioni che possiamo trovare esposte in diversi luoghi della città

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Da secoli le caratteristiche di un luogo, le qualità di una casata familiare e le singolarità di una città sono espresse dai loro stemmi araldici.

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Una immagine vale più di mille parole

Ideati in un tempo in cui leggere e scrivere era previlegio di pochi, attraverso la sapiente composizione di immagini e colori e la attenta disposizione di segni e simboli veniva raccontato un passato fatto di storie e leggende, di tradizioni storiche e caratteristiche geografiche.

Come qualunque linguaggio, anche quello della araldica ha regole ben precise e nulla, neppure il più apparentemente semplice particolare – è lasciato al caso: non sono casuali i colori, non sono casuali le corone poste sulla sommità, non sono casuali le fronde spesso poste al lato, come non sono ovviamente casuali le immagini contenute e gli eventuali motti sottostanti.

A volte sono le immagini a suggerire l’origine del nome di una famiglia, come nel caso dei lombardi Colleoni o dei più locali Pignatelli, altre volte è il motto ad essere diventato una citazione di uso comune, spesso quasi dimenticandone l’origine, come nel caso del “honi soit qui mal y pense”, parte integrante della effige dell’Ordine della Giarrettiera.

Una mucca, una grotta e delle spighe di grano

Anche lo stemma di Grottaglie racconta molto della città delle uve e delle ceramiche, anche se nessuna di queste due eccellenze è esplicitamente presente nella immagine dello stemma.

Un primo indizio lo da la descrizione ufficiale dello stemma, che così recita: “D’azzurro alla collina di verde, fondata in punta, caricata dalla grotta formata dall’antro di nero e dall’arco di rozze pietre, di rosso, essa grotta sopraccaricata dalla vacca d’argento, in profilo, con la testa posta di tre quarti, essa testa attraversante l’arco, allumata di rosso, cornata di nero, la collina con otto spighe di grano, d’oro, nodrite lateralmente, quattro a destra in banda, quattro a sinistra in sbarra, il tutto sormontato dalla stella di sei raggi d’oro.”

Quello che ovviamente questa descrizione non racconta sono i legami con la storia e le tradizioni del territorio grottagliese (a partire dalla grotta di Bucito ed il forte legame con una comunità ebraica che per secoli ha animato la economia locale) ed alcune curiosità che potremo scoprire analizzando alcune delle immagini che possiamo trovare esposte in diversi luoghi della città, a partire dalla sua rappresentanza ufficiale, ovvero la Casa comunale.

Scopriamo di più in questo video, buona visione!

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