«Liquidazioni d’oro dei consiglieri regionali». E’ quanto afferma un il Meetup Taras in MoVimento.
Gli attivisti pentastellati in una nota scrivono: «I 72 beneficiari di queste esorbitanti somme di danaro elargite ai “soliti” politici nostrani, troviamo al terzo posto, con ben 458.140 euro di Tfr, Pietro Lospinuso (PDL), personaggio politico del versante orientale jonico. Ebbene sì, proprio lo stesso consigliere Lospinuso che, con la sua miope visione dello sviluppo della nostra città, sostiene gia’ da tempo che il suo futuro debba passare attraverso la costruzione di due enormi cisterne di stoccaggio del greggio “Tempa Rossa”, negando anche le conseguenze dannose che potrebbero subire l’ambiente e la salute della popolazione. La luce dell’ENIdeve averlo davvero abbagliato! Ed a questo bel gruzzoletto è doveroso aggiungere anche la quota parte di quei sonanti 253.000 euro che dalle casse dei Riva son passati a quelle del PDL, anziché essere utilizzati per il rifacimento degli impianti in Ilva. Ritornando alla nostra classifica, scendendo solo di qualche posizione, troviamo l’On. Michele Pelillo (PD), anch’egli prossimo alla liquidazione,con ben 328.480 mila euro di Tfr. Ebbene sì, proprio quell’On. Pelillo noto per le dichiarazioni rese in un emittente televisiva locale in cui asseriva che il vapore, che tutt’oggi fuoriesce dalle torri di spegnimento delle batterie attualmente in marcia in ILVA, sia vapore acqueo puro, senza alcuna fonte inquinante annessa… Come se con quei vapori che derivano dallo spegnimento del carbon coke, a sua volta prodotto da gas coke, si potessero tranquillamente fare suffumigi per combattere naso chiuso e mal di gola. Anche per l’On. Pelillo sono da tenere in debita considerazione i 98 mila euro generosamente offerti dai Riva al suo partito. Scorrendo ancora la classifica,notiamo la presenza del big della politica della Valle d’Itria, Gianfranco Chiarelli (PDL). Ebbene sì, proprio quell’On. Chiarelli che ha espresso il suo netto “SI” al settimo decreto salva Ilva, andando in contrasto, non solo con l’orientamento di voto del suo gruppo di appartenenza, ma addirittura con la sua stessa dichiarazione di voto, nella quale asseriva che i 7 decreti legge non hanno risolto né la questione ambientale nè quella lavorativa della città di Taranto. Uno sdoppiamento di personalità che anche in politica si chiama schizofrenia, mentre tanti nostri “cari” politici pensano di poterla far passare come effetto dell’atavico conflitto tra sentimento e ragion(e) di Stato.
A seguire – prosegue la nota del Meetup Taras in MoVimento – nella nutrita classifica dei Tfr d’oro, troviamo anche Donato Pentassuglia (PD), con 198.800 euro, Alfredo Cervellera (SEL), Francesco Laddomada con 69.150 (Puglia per Vendola), Michele Mazzarano (PD), il Dott. Patrizio Mazza (Idv) ed Arnaldo Sala (PDL) con 69.150 euro. Nei confronti di tali scelte politiche disastrose per il nostro territorio e tanto sperpero di denaro pubblico, il meetup “Taras in moVimento”, in linea con la politica virtuosa e vicina al territorio del Movimento 5 Stelle, esprime la sua indignazione ed il suo sdegno ed invita i cittadini ad un maggiore senso di responsabilità, affinchè non dimentichino, quando il prossimo 31 maggio voteranno per il rinnovo dell’assise regionale, gli atteggiamenti scorretti di una classe politica che non rappresenta più la volonta’ e le esigenze del popolo che li ha eletti per rappresentarli. Il meetup Taras in moVimento, pertanto, esprime il suo massimo appoggio alla lista del Movimento 5 Stelle dell’arco ionico con i suoi 7 candidati e alla sua candidata Presidente, Antonella Laricchia, che, orgogliosamente, ha posto tra i punti cardine del suo programma un taglio netto ai costi della politica ed ai suoi privilegi annessi e connessi.
Infatti – conclude la nota degli attivisti ionici, gli eletti nel M5Stelle dovranno dimezzarsi l’indennità (da 11.000 mila a 5.000 euro mensili) e rifiutare i rimborsi elettorali. E questo perché, solo valorizzando l’onestà e la competenza, la politica può tornare ad appassionare, entusiasmarein nome della nobile missioneche è tenuta a compiere.»