Tra l’incudine ed il martello; sembra trovarsi in questa scomoda posizione l’Amministrazione Comunale di Grottaglie e – soprattutto – il Sindaco Ciro Alabrese. La questione è quella, oramai decennale, della nuova sede del liceo “Moscati” di Grottaglie, che oscilla tra il drammatico ed il grottesco.
L’ultimo – solo in ordine di tempo – atto della telenovela è andato in onda l’altra sera, quando a Grottaglie c’è stata la presenza di Martino Tamburrano, Presidente della provincia di Taranto, ente che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo…) provvedere alla realizzazione della nuova sede.
L’occasione era l’incontro con un comitato di genitori e docenti del “Moscati”, che in attesa della nuova sede chiedevano che almeno venissero recuperati alcuni locali dell’ex Tribunale grottagliese per realizzare una decine di aule. Da parte di Tamburrano più “forse” che “si”, con buona pace di chi si aspettava risposte certe, se non definitive.
La ristrutturazione dell’ex Tribunale dovrebbe essere cosa certa, ma Tamburrano si è riservato di tornare a Grottaglie tra un mese con i tecnici della Provincia per esaminare meglio la questione, complice il fatto – sussurrano i maligni – che si avvicinano le elezioni regionali.
Per la nuova sede di Via Capri invece, si riparte – se non da capo – neppure da dove ci si era già fermati, ovvero al progetto già redatto, che dovrà essere rivisto, a detta di Tamburano, per adattarlo alle disponibilità economiche della Provincia ed alle esigenze attuali del liceo.
Il Sindaco Alabrese, presente all’incontro, ha ribadito che “indietro non si torna”, ma allo stato non pare poter andare oltre le dichiarazioni di principio anche perché, stando Giampiero Mancarelli, già Assessore al bilancio della Provincia di Taranto e quindi “persona informata dei fatti”, il Comune non sarebbe esente da colpe, non avendo ancora completato l’iter burocratico e amministrativo di sua competenza che in parte bloccano la costruzione della nuova sede del Liceo.
Per Mancarelli i soldi ci sono, e sono quelli già stanziati dalla giunta di cui lui stesso faceva parte, che ha messo da parte 8,5 milioni di euro, ovvero più della metà dei 15 che sarebbero necessari.
Mancherebbe insomma, soprattutto la volontà politica o forse la conoscenza dei meccanismi burocratici più opportuni per risolvere la questione. Quale che sia la verità, ed ammesso che sia solo una, ad oggi il liceo “Moscati” appare “polverizzato” nelle sue varie succursali e offerte formative, e se stasera celebrerà la sua “notte bianca”, le prossime giornate si preannunciano tutt’altro che serene, con buona pace di alunni, genitori e docenti che da decenni chiedono solamente ciò che è loro diritto avere.