«A Grottaglie, nello scenario elettorale delle Amministrative 2016, appare assai vivida la presenza del civismo politico. In vero, il fenomeno è antico.» Lo afferma una nota del movimento politico “Libera…Mente” di Grottaglie a firma di Arcangelo Trani.
«Ma – prosegue la nota – pur rimanendo nel periodo moderno di vigenza del Testo Unico degli Enti Locali, cioè dal 2000 a oggi, il civismo qui da noi si è sempre presentato in forme e in modi assai articolati e tuttavia evoluti e attuali. Talvolta è stato contraltare dei Partiti; talaltra è stato espressione di precipue battaglie d’opinione o di schieramenti morali. Raramente, però, si è sclerotizzato nel vetero campanilismo di tradizione o di comodo. In Città, l’analisi della situazione contemporanea evidenzia, al momento, un attivismo e un movimentismo civico concentrato e perfino arroccato soprattutto nelle categorie politiche del civismo radicale (quello delle battaglie d’opinione e degli schieramenti morali), ormai ospite istituzionale, e del civismo partitico sociale, in pieno fermento e in crisi di coscienza e di appartenenza.
Il civismo radicale siede quasi tutto in Consiglio comunale. In parte compone la Maggioranza e la Giunta, come residuo ideale e finta varietà elettorale; in altra parte a loro si oppone tematicamente, almeno per onore di bandiera. Il civismo partitico sociale – da tempi più recenti – invece batte la piazza in libera uscita; rappresenta la voce autocritica appunto di certi Partiti cittadini del centrosinistra e vorrebbe esserne addirittura l’elemento di rigenerazione e, comunque, tenta adesso di organizzarsi per entrare nei consessi elettivi comunali e perfino territoriali. Forse esiste pure un civismo local-nazionale, che però sembra ancora ibrido e non ben caratterizzato. Perciò viene considerato poco paesano, o meglio, poco calato nel particolare nostrano.
Ebbene – si chiede il movimento politico “Libera…Mente” di Grottaglie, in vista dell’appuntamento elettorale di primavera, come si realizzerà e come si canalizzerà una siffatta articolazione?
Secondo noi, ciascuno manterrà la sua originalità e semmai si aggregherà piuttosto per separazione, salvo assolute novità o probabili premature dissoluzioni. Infatti, il civismo di maggioranza, asservito all’uscente Consiglio comunale, potrebbe continuare ad adottare la linea della compiacenza al potere, collocandosi e confondendosi, con abilità tattica da camaleonte, nella futura Grande Coalizione di centrosinistra; nonché potrebbe partecipare opportunisticamente al gioco delle correnti interne.
Il civismo di minoranza consiliare potrebbe tentare di esprimere una Piccola Coalizione con un proprio Candidato Sindaco, non per vincere ma piuttosto per posizionarsi. Il civismo local-nazionale potrebbe mantenere il suo aureo isolamento, per ostinata purezza d’intenti e per convinta cultura di non governo. Rimane il libero civismo partitico di orientamento sociale.
Esso ha tre prelazioni. O apre un dialogo dignitoso, paritario e costruttivo con la Grande Coalizione (quella guidata dal principale Partito di centrosinistra, per capirci) o costituisce un’altra Piccola antagonista Coalizione o va a raccogliere i fiori in campagna.
Così, a determinare l’inquadratura finale, saranno la consistenza e la composizione con cui si configurerà a breve – entro gennaio – la medesima Grande Coalizione. Per questo motivo, con pregiudizio positivo, noi continuiamo e continueremo a insistere sulle tre questioni fondamentali già poste:
la necessità del Tavolo politico delle idee, allargato e aperto, per inaugurare le formule innovative, le soluzioni emancipate e le opzioni progredite;l a priorità del ricambio generazionale, per accogliere nei posti elettivi i giovani apprendisti; l’occorrenza delle primarie popolari, per indicare democraticamente il Candidato Sindaco, tra i tanti probabili e improbabili pretendenti.
Con ciò volendo scardinare il vecchio e volendo procurare il cambiamento a tutti i costi. Sicché, la Grande Coalizione del 2016 avrà viepiù la responsabilità di decidere se progredire o se conservare. Ossia se correggere gli errori fatti e confessati nell’ultima consiliatura comunale e quindi aprirsi al nuovo, anche al neo-civismo, ritenendolo portatore di significative istanze della comunità; o se chiudersi ancora e con ostinazione, favorendo solo il suo apparato e conservando i privilegi ai suoi notabili e fedeli. In questo secondo caso, la Grande Coalizione potrebbe tristemente nascere solo alla vigilia del voto e pascere per altri cinque anni, senza idee, senza giovani e senza consenso di base.
Per fortuna votano i cittadini! – conclude la nota del movimento politico “Libera…Mente” di Grottaglie. La loro intelligenza giustamente non tiene conto degli strani esercizi mentali e delle alchimie personali. Allora noi speriamo che la gente non voti per questi o per quelli last minute; speriamo che non si astenga e che finalmente voti per sé stessa.»