«Il Sindaco di Grottaglie, con grande e coraggioso impegno politico, ha in fine nominato la sua ultima Giunta “balnear-commissariata”. E così hanno avuto il concordato trionfale ingresso tre nuovi Assessori-VicePrefetti: Donatelli, Santoro e Palmieri. » I movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” commentano così il reimpasto di giunta varato dal sindaco di Grottaglie qualche giorno fa.
«Non importa – prosegue la nota dei due movimenti civici – quali deleghe abbiano rispettivamente ricevuto, tanto dovranno solo presidiare le poltrone assegnate e la Giunta stessa (tre voti su sette) per pochi mesi e non hanno nessun programma di fine mandato da onorare e implementare. Sicuramente questa brillante soluzione ha certificato, qualora ve ne fosse bisogno, la sepoltura della Coalizione “Grottaglie oltre …” e, con molto anticipo e in modo da queste parti inconsueto, ha aperto sostanzialmente la campagna elettorale per le prossime comunali del 2016. Infatti, sembra proprio che un simile percorso, da un lato, escluda la ricandidatura automatica, tanto sperata dal Sindaco uscente, e, d’altro lato, a sorpresa, pare che rimetta in campo e in corsa il veterano Donatelli, come controllore amministrativo, frenatore di stranezze e antagonista diretto.
Non di meno – continua la nota dei movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia”, si ha l’impressione che, in tali frangenti, sia stato anche ridisegnato il profilo della attuale maggioranza consiliare. La quale, tra titolari effettivi, compiacenti e aggregati, potrebbe configurarsi addirittura come un ibrido monocolore, tenacemente tenuto insieme e difeso da un interessato capogruppo, poco propenso a rinunciare per sé al protagonismo di posizione e prospettiva. Comunque le ceneri di quella strana aggregazione politica d’un tempo (ossia la richiamata Coalizione “Grottaglie oltre …”) impolverano ancora qualcuno, che, per ripulirsi, già premedita e attua mosse strumentali, senza escludere le conversioni a “U” o il più tradizionale cambio della casacca.
Nel contempo, le opposizioni cercano di ricomporsi alla bene e meglio, assoldano perfino mercenari di lungo corso (nemmeno rifiutano gli ex Assessori licenziati e rancorosi) e tentano qualche spallata, ma con poca convinzione e scarsa credibilità. Lo scenario completo diventa meglio leggibile, se nella puntuale analisi, non si tralasciano le ferite aperte dalle appena passate votazioni regionali. Sicché bisognerà rasserenare un eccellente scontento istituzionale, l’attuale Presidente del Consiglio comunale. Già candidato alfiere di un Partito, che lo ha sostenuto a metà (= sedotto e abbandonato).
In questo perfetto atto unico della migliore commedia all’italiana, le primarie, da celebrare improrogabilmente a marzo, diventerebbero il solo epilogo possibile e semplice. Possibile perché l’ardore (leggasi prepotenza) dei numerosi aspiranti e pretendenti Candidati Sindaco può essere placato esclusivamente da un’ordalia pubblica, cioè da un severo giudizio, se non divino, almeno popolare. Semplice perché molte questioni interne di Partito si risolverebbero con poco sforzo e con originale stile democratico.
Purtroppo, tutti questi piccoli attori di teatrino paesano dimenticano che a Grottaglie, nell’ultima consultazione per le regionali, il 53% degli elettori cittadini non ha votato. Ciò significa che il vulcano civico è ormai carico, è in pressione altissima ed è pronto a esplodere, eruttando novità e cambiamento.
In questa logica – conclude la nota, “Libera…Mente” e “Utòpia” preannunciano la costituzione di un libero tavolo della politica civica, chiamato “Democrazia in Città” e composto da spontanei Comitati di cittadini.»