Lu laùru è uno spiritello dispettoso che agisce esclusivamente di notte mentre di giorno vive nascosto tra le foglie del làuro, dal quale appunto deriva il nome. Nel brindisino viene chiamato “scarcagnulu” proprio come il titolo della canzone che fu a lui dedicata in sanpietrese dal grande Domenico Modugno nel 1954. In dialetto grottaglie invece “lu scarcagnulu” è un mulinello che a volte si crea improvvisamente ed inspiegabilmente.
Nel leccese è conosciuto invece come “scazzamurieddhru”, ma alla fine parliamo sempre di lui, un folletto dispettoso che si diverte a disturbare il sonno di chi dorme. Lu lauru di notte va a posizionarsi proprio sulla pancia di chi sta dormendo esercitando una pressione tale da far mancare il respiro. A causa di questa pressione che esercita in sede addominale viene anche chiamato “carcarulu”. Oltre al senso di oppressione colui che riceve una visita notturna da parte del lauru avverte anche incapacità a muoversi come se fosse completamente paralizzato. Questa sensazione può addirittura creare un forte stato di agitazione fino ad avvertire un senso di morte imminente.
C’è chi sostiene di averlo visto e lo descrive con sembianze umane, come uno gnomo con un berretto rosso in capo. Il lauru infatti è molto geloso del suo berretto. Infatti se si riesce a togliergli il cappello il lauru è pronto a fare qualsiasi cosa pur di riaverlo fino a svelare dove tiene nascosti i suoi tesori. Infatti pare che il lauru durante le varie guerre sia riuscito a nascondere molti tesori. Una volta che gli è stato sfilato il cappello il lauru chiederà:” Vuele li cuecce o li sorde?”, cioè “Vuoi i cocci o i soldi?”. A questo punto basta ricordarsi che è molto dispettoso. Infatti se si risponde “soldi” il lauru darà in cambio cocci e viceversa.
Molto curiosi sono i rapporti che legano il lauru agli animali. Infatti sono state riferite delle bizzarre situazioni che hanno fatto seguito ad alcune visite del lauru. Una fra tutte è quella che spesso provoca l’ arricciamento e l’ annodamento della coda e della criniera dei cavalli a volte pettinabili solo attraverso un crocifisso.
Da questo è intuibile anche il risvolto demoniaco del lauru unitamente al fatto che spesso per mandarlo via bisogna farsi il segno della croce. Il lauru oltre ad essere uno spiritello dispettoso nutre anche antipatie e simpatie nei confronti di luoghi, persone ed animali. Infatti capita che ruba la biada ad alcuni animali per darla ad altri. Il padrone della stalla a volte assiste ad un rapido aumento di peso da parte di un suo animale e allo stesso tempo ad un rapido dimagrimento nell’ altro.
Spesso per aggraziarselo alcune famiglie lasciano la tavola apparecchiata appena finito di mangiare o lasciano dei piatti col cibo in alcuni angoli della stanza. Se il lauru gradisce può addirittura arrivare a fare dei servigi come far trovare il letto in ordine o riferire circa qualche eventuale “acchiatura”.
Più che alla casa però il lauru è legato alla persona che ha deciso di tormentare. Un aneddoto racconta che un uomo fu costretto a cambiare casa perchè il lauru non gli dava pace durante il sonno. Durante il trasloco si accorse però di aver dimenticato la scopa nella vecchia casa. Appena decise di ritornare a prendersela una voce invisibile alle spalle gli disse:”Non ti preoccupare, l’ho già presa io”.
Un altro fatto narra di un bambino a cui il lauru di notte arricciò i capelli. Un altro ancora narra che descrisse minuziosamente ad un uomo, che era riuscito a sottrargli il cappello, dove si trovasse il tesoro. L’ uomo fece come gli disse il lauru, ma al posto dell’ oro trovò del carbone.
Ma cos’ è in realtà ciò che noi chiamiamo lauru? Quella sensazione di oppressione che avvertiamo a livello addominale altri non è che il risultato di una difficile digestione o di episodi di reflusso gastro-esofageo che vengono esacerbati soprattutto se si dorme a pancia in su e magari senza cuscino o con un solo cuscino per i soggetti che soffrono di malattia da reflusso. Conviene magari dormire adagiandosi su un lato.
L’ aspetto legato invece alla brutta sensazione di immobilità e di morte improvvisa sono invece collegati ad una semplice causa fisiologica. La responsabile di tale fenomeno è la formazione reticolare ascendente che rappresenta una porzione del midollo allungato che è una struttura che si trova alla base del cervello. Questa struttura è responsabile dello stato di vigilanza e regola i cicli sonno-veglia.
Quando dormiamo impedisce agli stimoli sensoriali esterni di giungere massivamente al cervello attenuandoli. Pertanto il cervello elabora solo i segnali che ha depositati nella memoria “sognando”. Se ci svegliamo rapidamente accade che i centri corticali si attivino prima che la formazione reticolare lasci passare gli impulsi sensoriali e pertanto abbiamo per alcuni secondi la sensazione di essere paralizzati.
Il fenomeno poi delle code e delle criniere arricciate dei cavalli è legato alla presenza di un particolare tipo di bruco che va a scompaginare gli strati superficiali di cheratina creando appunto questo risultato. I restanti fenomeni sono tutti invece da addebitare allu lauru fino a prova contraria.