foto Social Proloco Grottaglie
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Caro sindaco, ho apprezzato molto lo zelo con il quale, durante questo periodo di clausura forzata, attraverso la sua voce diffusa per le vie cittadine dagli altoparlanti, ci ha raccomandato di rimanere in casa, rispettando le regole imposte dal Governo e dalle autorità locali. Sono personalmente convinta che, anche grazie a quelle sue insistite sollecitazioni ed all’opera di controllo della Polizia municipale, Grottaglie può vantare un modestissimo numero di contagi da Covid.          

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Ho potuto apprezzare, inoltre, ed ho motivo di ritenere di non essere la sola, e positive ricadute ambientali del cosiddetto lockdown manifestatesi anche nella nostra cittadina: sfido chiunque abiti, come me, in prossimità delle principali arterie di traffico del paese a negare la drastica diminuzione di polvere all’interno delle abitazioni e, di conseguenza, il netto miglioramento della qualità dell’aria (nonostante l’Ilva, che ovviamente, è sottratta ad ogni regola).

Cosa possiamo dedurre da questo? Semplicemente che disciplina, osservanza delle regole e rispetto dell’ambiente ci salvaguardano e ci migliorano la vita: ora che gira il Covid, ma anche quando – speriamo presto – non ci sarà più, perché comunque diossina, gas di scarico, polveri sottili e scarichi industriali non spariranno e, purtroppo continueranno a mietere più vittime del virus.

Tutto questo molti lo avevano capito già prima della pandemia; per molti altri c’è voluta questa grande paura; tanti altri ancora non lo capiranno mai: ma il compito dei primi è innanzitutto quello di far sì che gli altri siano sempre meno.

Nella nostra piccola comunità, questo ruolo di promozione e tutela della salute e del benessere dei cittadini spetta anzitutto a lei. Colga questa occasione, la prego, per ripensare lungo queste direttrici le sue scelte amministrative: ampliamento ed apertura di spazi verdi, e, comunque, di socialità dei cittadini, che ne avranno maggior bisogno, perché inevitabilmente – e chissà per quanto – dovranno tenersi a distanza; limitazione del traffico veicolare, disincentivandolo con maggiori mezzi pubblici, parcheggi a pagamento e progettando (finalmente!) una circonvallazione per decongestionare le strade più trafficate (via Ennio in primis); incentivi, di natura economica ma anche non, per i comportamenti che vanno nella direzione della salubrità ambientale.

Potrebbe, ad esempio aprire, ai cittadini, le cave di Fantiano, nei giorni di sabato e domenica, creando una zona pedonale per raggiungere il sito a pedi o in bici; potrebbe, anche, riqualificare i tanti spazi, all’aperto, che offre il quartiere delle ceramiche, per organizzare piccole manifestazioni o proiezione di film, nel periodo estivo; potrebbe valorizzare il centro storico per renderlo un luogo di passeggiate e socializzazione; potrebbe riaprire la pineta Frantella.

La nostra città ha tante risorse da questo punto di vista!

Purtroppo, devo constatare che, almeno per il momento, la direzione intrapresa sembra essere tutt’altra, come dimostra l’inspiegabile eliminazione della ZTL nel centro storico.

Non devo certo io ricordarle che, prima di essere eletto sindaco, lei ha fatto dell’ecologia il suo cavallo di battaglia. Lei sa bene che il termine “ecologia” deriva dal greco antico oikos, che significa “casa”.

Ecco: amministri il paese come se fosse casa sua, il posto dove vivono i suoi figli. Vedrà che quello che le chiedo le verrà naturale, senza alcuno sforzo. E magari potremo dire a buon diritto che le disgrazie, alla fine, rendono migliori.

Rosanna Bruno

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