«Dopo l’appuntamento a Roma dello scorso 14 febbraio, dove si è tenuta la seconda Assemblea Nazionale del Coordinamento Nazionale No Triv, la campagna referendaria, coordinata dalla società civile, ha avuto come luogo di esordio la città di Taranto nel corso del convegno organizzato da Legamjonici il 19 febbraio scorso.» A renderlo noto è un comunicato della stessa associazione ionica, schierata a favore del referendum contro le prospezioni petrolifere marine.
«La campagna referendaria non si ferma – afferma Legamjonici – e prosegue in tutta la Puglia, con l’intento di costituire i comitati referendari territoriali. In vista del Referendum del 17 aprile prossimo, per cui è necessario Votare Sì se i cittadini italiani vogliono abrogare una norma specifica che riguarda le trivellazioni in mare, è stata organizzata dal Coordinamento No Triv-Terra di Bari un’ assemblea regionale alla quale parteciperanno comitati e associazioni dislocati sul territorio pugliese, al fine di ragionare sulle modalità e forme con cui proseguire il percorso “Verso il SÌ” del referendum popolare abrogativo. Il quesito referendario chiede di abrogare la norma che prevede, per le autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate, una durata pari alla vita utile del giacimento.
L’Assemblea –precisa il comunicato di Legamjonici – è aperta a tutte le realtà associative, sociali ed economiche della Puglia che vogliono impegnarsi nella campagna referendaria a tutela del mare e turismo pugliesi e si terrà domenica 28 alle ore 16,00 a Bari in via Borrelli 32. Il Comitato Legamjonici di Taranto e il Movimento Stop Tempa Rossa saranno presenti all’assemblea per costruire un percorso condiviso nel territorio pugliese.»