«La realtà dei Licei e degli Istituti superiori tarantini ad oggi è assolutamente drammatica ed intendiamo associarci agli studenti nella loro protesta per la rivendicazione del diritto a studiare in condizioni sicure e che favoriscano il loro apprendimento.» Lo dichiarano in un comunicato congiunto il coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia Mimmo Lardiello ed i componenti della direzione provinciale Filippo Pavone, Luca Picciarelli, Gabriele Buonocunto.
«Una città che dovrebbe aggrapparsi ai giovani e al loro futuro per uscire dalla china – si legge nel comunicato – resta inerte invece alle istanze dei ragazzi. Il liceo artistico Lisippo non ha una sede stabile e i ragazzi sono costretti a rotazioni improponibili e a divisioni di classi.
Privo anche di laboratori e strumentazione adeguata per chi sceglie il Lisippo, l’offerta formativa risulta carente e demoralizzante per i giovani “artisti” tarantini. Nel 2014, un liceo, che non garantisce agli studenti disabili la possibilità di iscriversi per seguire i corsi, vista la inadeguatezza delle strutture, è improponibile! La possibilità di trasferimento nella sede dell’istituto Salesiani è una eventualità ancora teorica che meriterebbe di trovare un riscontro pratico nel brevissimo periodo.
Ancora. Il Liceo Vittorino da Feltre ha addirittura spostato intere classi negli spogliatoi della scuola perché non esistono attualmente alternative valide! Il liceo scientifico Battaglini non ha più un’Aula Magna e per fare educazioni fisica i ragazzi dovranno chiedere “per favore” alla palestra militare di via Cugini per il normale svolgimento delle ore curriculari. Il corteo della settimana scorsa per le vie del centro cittadino è sintomo di un disagio crescente tra gli studenti e il loro urlo diventa anche il nostro.
Le istituzioni non hanno alternative – concludono i giovani di Forza Italia: bisogna agire! Siamo consapevoli che in Martino Tamburrano troveremo un interlocutore valido nell’interfacciarci alla nuova amministrazione provinciale. Noi non lasceremo il campo comunque fino al raggiungimento di un lieto fine per le scuole tarantine. Il diritto all’istruzione merita una tutela costante. Non con le parole ma con i fatti!»