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«La situazione della Auchan di Taranto torna improvvisamente alla ribalta. Una lettera dei dipendenti dell’Ipermercato riapre la vicenda che invece sembrava definitivamente chiusa.» Lo rende noto un comunicato dell’ ANCE – Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto, che spiega: «I dipendenti, nella missiva inviata al Sindaco di Taranto, chiedono di rivedere le decisioni già prese in seno al Consiglio Comunale di Taranto e rilanciano sulla necessità di non cassare uno sviluppo economico che porterebbe giovamento a tutta la società tarantina giacché il mancato ampliamento mette a rischio l’occupazione di 1000 persone ed evita 300 nuovi posti di lavoro.

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La situazione – nota il comunicato di ANCE Taranto – è destinata a riaprirsi se, come riportato, il Sindaco si dice disponibile a sdoppiare la vicenda sganciando la parte commerciale da quella prettamente collegata all’edilizia abitativa.

Come ANCE, giusto un anno addietro, avevamo invitato l’amministrazione a condurre le proprie riflessioni e decisioni proprio in tale direzione, in quadro condiviso di pesi e contrappesi in grado di garantire le dovute attenzioni agli obiettivi prioritari di rigenerazione della città, oggi ancora più rilevanti alla luce della direzione di marcia dettata dal Decreto per Taranto.

La situazione venutasi da ultimo a determinare non fa dunque che confermare quanto già ripetutamente evidenziato in termini di assenza di visioni e strategie per il governo delle politiche urbane, ormai da tempo facile preda di prese di posizione pregiudiziali, emotività e confusione.

L’investimento edilizio di trasformazione – ribadiscono i costruttori edili di Confindustria Taranto – non è giusto o sbagliato in sé, per definizione, ma deve essere valutato in relazione agli obiettivi pubblici da perseguire ed alle funzioni urbane da assegnare alle singole aree, secondo un disegno coerente che guarda alla città che si intende costruire. Ed è proprio questo che continua colpevolmente a mancare.

Potrà essere il consiglio comunale di Taranto, qualora sceglierà di pronunciarsi ancora, a dirimere l’intera vicenda assumendo fino in fondo la responsabilità piena delle eventuali conseguenze contribuendo anche ad affrontare e placare quell’emergenza sociale i cui pericolosi sentori si avvertono già in città. Oppure si continuerà a dibattere, con una politica ed un’amministrazione che ancora una volta sceglie di ritrarsi e di lasciare che sia la giustizia amministrativa a determinare le scelte urbanistiche della città.

La speranza – conclude il comunicato di ANCE Taranto – Sezione Costruttori Edili di Confindustria – è che tutta questa incertezza sia valutata nella sua gravità e che a Taranto possa avviarsi davvero quella ripresa da tutti attesa

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