È successo a Mesagne, in provincia di Brindisi. Un uomo è entrato nell’appartamento di un’anziana 86enne e ha iniziato a rovistare nelle varie stanze intrattenendosi nel frattempo con la nonnina, dicendole che le stava aggiustando il comodino.
Sono bastate alcune parole affettuose, tipo “nonna, come stai?”, “perché ti hanno lasciato sola?” a catturare la fiducia dell’anziana affetta dal morbo di Alzheimer, che nel giro di pochi minuti ha consegnato al ladro le chiavi dell’appartamento della figlia, che viveva proprio di fronte alla sua abitazione.
Il ladro, pertanto, non avendo trovato niente in casa della donna, è andato a frugare e a rubare oggetti di valore e monili nell’appartamento della figlia della signora, dopo di che se n’è andato.
Nel pomeriggio la vittima, tornando a casa, ha trovato le scatole dove conservava gli oggetti d’oro riposte diversamente dal solito e ha notato la mancanza di alcuni gioielli.
Grazie alle telecamere posizionate nell’abitazione dell’anziana, gli agenti del commissariato di Mesagne hanno analizzato fotogramma su fotogramma sino a risalire dapprima al fatto che l’uomo fosse della provincia (grazie alla cadenza dialettale) e poi direttamente al responsabile del furto.
L’uomo, pregiudicato della zona, è stato arrestato.
L’episodio riporpone, ancora una volta, la necessità di non fidarsi di sconosciuti e di adottare tutte le cautele necessarie, anche in presenza di persone apparentemente in buona fede, che non vanno mai fatte entrare in casa o lasciate da sole all’interno dell’abitazione.