«Non serve la memoria storica per ricordare alcuni fatti ,direi quasi di cronaca.
Ospedale di Grottaglie a seguire l’Opera Pia S.Marco, diventa il riferimento sanitario per undici comuni della provincia di Taranto; poco più della metà.» Lo ricorda in una nota il dott. Gianni Lacava, già esponente e rappresentante del Comitato Arlotta 1995, sociologo della mobilità e trasporti, nonché componente del tavolo della mobilità presso la Camera di commercio di Taranto e partecipante ai comitati pro aeroporto presenti nella provincia di Taranto.
«Costruzione nuova sede del tribunale già pretura dove oggi sorge la Chiesa della Madonna delle grazie – prosegue il dott. Lacava. Posizionamento degli uffici ENEL presso il cosiddetto Palazzo Annicchiarico, Stazione ferroviaria ad uso delle persone e scalo merci di ogni tipo comprese quelle legate all’agricoltura del territorio. Aeroporto civile attivato ai voli commerciali in sintonia con lo stabilimento siderurgico. Costruzione ad hoc della strada a scorrimento veloce Taranto – Aeroporto. Ufficio del giudice di pace.
Una per volta tutte – sottolinea il dott. Lacava – quelle, non opportunità, ma realtà di sviluppo territoriale sono state sottratta a questa comunità. Ecco perché credo che siamo davanti ad un piano studiato a tavolino in assenza degli attori principali, o peggio con la presenza fisica ma non morale ai tavoli decisionali. Inutile parlare di colpe, però credo che sia insopportabile sentire lezioni di economia industriale ed aeronautica in particolare, da parte di chi devo supporre non abbia nemmeno competenza di economia domestica.
Non bisogna dare spazio a chi vorrebbe giustificare l’operato della regione ,in particolare dall’azione della giunta Vendola, responsabile,a mio avviso delle disgrazie della provincia ionica nel suo complesso. Non c’è nessuna impresa locale attrezzata per le attività aerospaziali. C’è solo un aeroporto mortificato, illegittimamente, dalla Regione Puglia in tutti i suoi colori politici, presenti e passati, nessuno escluso.
Il futuro si costruisce giorno per giorno sulle basi di un presente solido su cui contare. Ai grottagliesi non è consentito curarsi a Grottaglie, non è consentito partire da Grottaglie , non è consentita l’applicazione della giustizia a Grottaglie.
Una volta tanto – conclude il dott. Lacava – spero si mediti senza la spinta di nessuno. Non c’è più tempo per le chiacchiere!! I fatti contano e noi li stiamo subendo.»