«Credo che sul caso Grottaglie si stia praticando una informazione drogata dalle condivisioni istituzionali di alto profilo.L’incidente di ieri, una tragedia per tutti, apre la strada ad una considerazione che , per quanto mi riguarda mi turba moltissimo.» Lo scrive in una nota il dott. Gianni Lacava, già esponente e rappresentante del Comitato Arlotta 1995, sociologo della mobilità e trasporti, nonché componente del tavolo della mobilità presso la Camera di commercio di Taranto e partecipante ai comitati pro aeroporto presenti nella provincia di Taranto.
«La volontà di portare a Grottaglie sperimentazioni sul nostro cielo – aggiunge Lacava, dovrebbe far sorgere un naturale dubbio: a chi interessa?? Quali sono gli elementi di interesse del nostro territorio per cedere le nostre carte vincenti in cambio di parole .e spero rimangano solo parole, prive di una valutazione a tutto tondo ?
Fino ad ora abbiamo sentito espressioni inneggianti a POSTI DI LAVORO, senza che gli enuncianti abbiano dimostrato ,in primis la legittimità delle affermazioni , ma poi almeno la conoscenza di ciò di cui vantano competenza:. Non basta coinvolgere istituzioni di settore ,o la scelta strategica della Regione per dare alle affermazioni la forza della ragione. Quali competenze hanno i consiglieri regionali per affermare che il solito futuro ,per Taranto sta nelle scelte fatte dalla regione?.Anche il piano di riordino sanitario della regione viene dalla volontà di un certo numero di “POLITICI “.
Il semplice fatto di accentrare, contro la necessità di decentrare, dimostra – afferma ancora Lacava – che in barba alle precedenti valutazioni, la nuova compagine preferisce accentrare ,con tutti i problemi logistici che l’accentramento comporta:Forse è sufficiente ottenere un appalto milionario per dimenticare cosa quei progetti determineranno ?Quanto sopra per ribadire ancora una volta che è meglio prevenire che curare. Contestare le scelte strategiche fatte dalla regione per Taranto e provincia , che ,a mio modesto avviso sono errate ,nella forma ,ma prima di tutto nella sostanza, è necessario con una attività di prevenzione ,con un ritorno alla normalità , per evitare poi, ,vedi droni, vedi TAR TEST BED , dover curare in prognosi riservata.!!
La società non è un paziente unico, bensì si definisce in una pluralità di bisogni da soddisfare, e NON VALE LA LEGGE DELLA DEMOCRAZIA ,secondo la quale 51 vince, e 49 perde.Meglio 51 stabilisce e 49 subisce ! La vita di una comunità si dovrebbe regolare con il consenso di tutti ,e comunque ascoltando le ragioni di chi propone correttivi o soluzioni più vantaggiose per tutti.Non possiamo affermare che i grottagliesi sono contenti che le FFSS ci hanno sradicato i binari del settore merci, e poi ci dicono che il nostro futuro è nella logistica:! Non ci possono dire che gli ospedali sono pericolosi, quando l’inefficienza ,presunta, non dipende dai grottagliesi, sempre ammesso che si tratti di inefficienza e non di volgari pretesti per giustificare scelte impopolari.
Quindi – conclude il dott. Gianni Lacava, già esponente e rappresentante del Comitato Arlotta 1995, sociologo della mobilità e trasporti, nonché componente del tavolo della mobilità presso la Camera di commercio di Taranto e partecipante ai comitati pro aeroporto presenti nella provincia di Taranto, tornando al triste incidente di ieri, riflettiamo ………. sulla sicurezza non si ammettono giustificazioni.!! Solo fatalità.. l’essere umano non è infallibile ! Nessuna indagine restituirà la vita a quegli sfortunati viaggiatori ! Ustica docet.»