«Centinaia di nuovi migranti in arrivo all’hotspot della città ionica, mentre sui bianchi tendoni dedicati all’ospitalità e al disbrigo delle pratiche burocratiche diviene sempre più spesso e visibile uno scuro strato di polvere minerale, sedimentata nelle settimane, quasi a dare il benvenuto agli ospiti che giungono da lontano.» Lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, del Gruppo Misto della Camera dei Deputati.
«La Taranto che tende la mano ai profughi – prosegue la parlamentare ionica – è al tempo stesso la città più inquinata d’Italia, dove crescono le patologie polmonari e oncologiche, anche tra le giovani generazioni, dove il verde dei giardini è ricoperto dal grigio dei fumi dell’industria, dove i tetti e i terrazzi delle abitazioni sono totalmente oscurati dai residui della lavorazione delle grandi aziende.
E’ lecito chiedersi, come sottolineato dall’associazione Campagna Welcome Taranto, se la permanenza sotto i tendoni, anche per un numero di giorni limitato, risponda ai criteri di tutela della salute. Quel che è certo è che quei criteri sono da tempo violati per i tarantini. C’è chi si accorge solo ora, guardando le tende dell’hotspot, di quanto la nostra città sia gravemente malata, c’è chi, a Roma, al ministero della Salute come a Palazzo Chigi, preferisce non guardare la drammatica e degradata realtà tarantina.
Un atteggiamento sciagurato, quello delle istituzioni – conclude l’On. Labriola, che mortifica e uccide sempre più».