“L’indotto Ilva continua a perdere i pezzi e il tessuto imprenditoriale tarantino a impoverirsi.” Lo dichiarano gli onorevoli Vincenza Labriola e Mauro D’Attis di Forza Italia.
“E’ di poche ore fa – aggiungono i due parlamentari ionici – la notizia dell’avvio della procedura di licenziamento di 119 dipendenti di una impresa dell’indotto ILVA in grave difficoltà per i mancati pagamenti da parte dell’amministrazione straordinaria dell’acciaieria. Lo Stato non paga, le imprese portano i libri in tribunale, il sistema Ilva rimane ingabbiato in una confusa trattativa di cessione a due, tra Mise e Arcelor Mittal. E mentre il nodo Ilva rimane drammaticamente irrisolto, la schizofrenia della politica nazionale allontana ogni possibile soluzione. Di Maio e i 5 Stelle, che solo ora si accorgono del mancato avvio dell’attività delle commissioni parlamentari, sono lontani anni luce dal paese reale, dalle problematiche delle imprese e della gente comune.
Non pago di tutto questo – concludono Labriola e D’Attis – il Movimento aggredisce le Istituzioni, il Capo dello Stato, e porta i cittadini in piazza nel giorno simbolo dell’unità nazionale, alimentando uno scontro che non favorisce di certo il riscatto del sistema-Italia”.