Molto spesso, prima che venga intrapresa un’attività commerciale, una compravendita di un immobile o altre attività correlate quali una ipoteca, una surroga, una successione, etc. venga richiesto di produrre una serie di documenti e si effettuano accertamenti sui soggetti interessati.
Uno degli strumenti per l’effettuazione di queste verifiche è la consultazione di una visura ipotecaria.
La visura ipotecaria, conosciuta anche come visura ipocatastale , visura immobiliare o più semplicemente accertamento immobiliare, rappresenta un’azione di ricerca di particolari informazioni volte ad una indagine per conoscere se un soggetto risulta essere intestatario di beni immobili e venire a conoscenza dello stato di questi immobili, conoscere cioè se su di essi vi sono delle situazioni che vi gravano, quali ad esempio ipoteche legali o giudiziarie, ipoteche volontarie o atti di citazione.
È un documento che sancisce la titolarità del soggetto sugli immobili ed eventuali situazioni pendenti. Per soggetto si può intendere sia una persona fisica che una persona giuridica e per beni immobili si intendono sia fabbricati che terreni.
I dati che vengono riportati nella visura sono la quota di proprietà, il comune di appartenenza dell’immobile, la descrizione catastale dell’immobile e l’atto pubblico di provenienza con indicazione del relativo numero, la data di trascrizione e la tipologia dell’atto (se si tratta cioè di compravendita, donazione, …) Tutti i dati sono custoditi nella Conservatoria dei Registri Immobiliari competente per territorio, cioè l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate presente in ogni provincia italiana in cui vengono appunto conservati tutti gli atti registrati sugli immobili, come, ad esempio, i passaggi di proprietà o le ipoteche, atti di acquisto, vendite, donazioni, successioni, pignoramenti, cancellazioni.
La prima parte che riguarda una visura ipotecaria è proprio l’interpellanza di questa Conservatoria facendo richiesta dell’elenco delle formalità: si otterranno in questo modo i dettagli di tutti gli atti registrati, raggruppati per categoria (trascrizioni, iscrizioni, annotazioni); ogni formalità dell’elenco riporta tipologia (compravendita, successione, ipoteca, etc), data, numero di registro, il nome del pubblico ufficiale, etc.
Ad ogni formalità corrisponde una nota; per scendere più nello specifico di questi dettagli, si richiede lo sviluppo della nota, e cioè, indicando il numero del Registro, l’anno e i dati del soggetto o del bene, si otterranno tutti i contenuti della Nota in oggetto.
Gli atti registrati presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari sono documenti di pubblica consultazione, pertanto le visure ipotecarie possono essere richieste da chiunque e su qualunque soggetto o immobile
Qual’è la sua utilità
La visura ipotecaria si rivela particolarmente utile quando si decide di acquistare un immobile, prima della stipula mediante atto notarile.
Come richiederla
È possibile richiedere le visure ipotecarie anche online, consultando dei portali dedicati come ad esempio www.evisura.it. Compilando il form di richiesta con tutti i dettagli si potrà in breve tempo venire in possesso del documento. I dati che occorrono per richiederla sono: dati anagrafici del soggetto di cui si vuole conoscere il patrimonio immobiliare oppure dai dati catastali dell’immobile. Nel primo caso si richiede una visura ipotecaria nominativa, o per soggetto, tramite i dati anagrafici dell’intestatario. Partendo invece dai dati catastali dell’unità immobiliare si può eseguire una richiesta alla della visura ipotecaria per immobile. Non è possibile una ricerca per indirizzo. Partendo dai dati inseriti, gli operatori ottengono un elenco sintetico contenente per ciascuna formalità, i dati di presentazione (protocolli e data), la tipologia di atto ed eventualmente il comune in cui si trovano gli immobili oggetto di formalità, brevi informazioni sul tipo di atto, data di stipula e immobili trattati. Successivamente, il cliente potrà decidere quali e quante formalità ricevere per esteso. L’elenco di formalità che si ottiene in visura è aggiornato al giorno feriale precedente la richiesta. La data di aggiornamento è sempre riportata sul documento ricevuto.