«La città è completamente invasa dalla processionaria, il pericolosissimo lepidottero che mette a rischio la salute dei bambini e degli animali e che distrugge la vegetazione. Da Talsano a Paolo VI non c’è angolo di Taranto che non ne sia infestato e sembra che solo il Comune non se ne sia accorto.» A dichiararlo è Mario Cito, consigliere comunale Forza Italia.
«Forse – aggiunge Cito – va ricordato a chi di competenza che queste larve quando vengono a contatto con la pelle dell’uomo e degli animali danno origine a fastidiosi eritemi pruriginosi o a conseguenze ancora più gravi se colpiscono l’occhio, mentre se entrano in contatto con le mucose o con la bocca possono mettere a rischio le vie respiratorie ed entrare persino nelle vie digestive. Un attentato alla salute dei nostri bambini e a quella dei nostri animali domestici, come cani e gatti, che sono particolarmente esposti al rischio di entrare in contatto con la processionaria quando sgambettano nei giardini pubblici, specie dove ci sono alberi di pino. Per i cani, in particolare, il contatto con la processionaria può avere conseguenze dolorosissime per i sintomi che produce.
Da animalista convinto – prosegue il consigliere forzista, possessore fin da piccolo di cani, sono molto preoccupato per questa situazione alla quale il Comune finora non ha posto alcun argine. Ma sono preoccupatissimo anche come padre di bambini che frequentano le scuole della città, purtroppo aggredite dalla presenza di queste insidiose larve. Nelle altre città la disinfestazione viene eseguita già a febbraio, pima che le larve fuoriescano dai loro nidi. A Taranto invece non è stato fatto nulla e siamo già quasi ad aprile. Una mancanza grave e irresponsabile, segno di incompetenza, incapacità di agire per il bene dei cittadini e di preservare la loro salute, soprattutto dei più piccoli.
Voglio ricordare – conclude Mario Cito, consigliere comunale Forza Italia – che l’anno scorso fummo invasi da scarafaggi, topi e cavallette e anche in quella occasione grazie all’assenza di prevenzione da parte del Comune. È come se il sindaco non sappia neppure di essere il responsabile della salute dei cittadini e dei nostri animali, come dimostra anche la vergognosa assenza di politiche per prevenire il randagismo a tutela degli stessi cani e delle persone. Evidentemente al Comune hanno altro a cui pensare invece che preoccuparsi dei problemi veri della città.»