Questa sera nuovo confronto del coordinamento del Partito Democratico a Grottaglie.
Si preannuncia un’assemblea che potrebbe segnare il percorso politico dei prossimi mesi. Sul tavolo non solo il nodo da sciogliere sulla figura del candidato Sindaco ma anche l’organizzazione della coalizione, il coinvolgimento di altri partiti e movimenti e l’indicazione del programma da attuare.
In questi giorni le voci si sono rincorse. Il partito guidato da Paolo Annicchiarico è stato oggetto di diversi rumors circa la possibilità di candidare Pierluigi Di Palma, esterno alla politica locale, sostenuto, pare, da una frangia che vorrebbe il cambiamento sacrificando Alabrese e mettendo quindi in discussione la ricandidatura del Sindaco uscente. Nessuna comunicazione ufficiale dal segretario, ne dal capogruppo Massimo Serio. Sulla vicenda nessuno è intervenuto per confermare o smentire tali voci. Nemmeno i diretti interessati. La sensazione è che dalla scelta che scaturirà dal tavolo del PD parallelamente gli altri partiti e coalizioni, che al momento non si riconoscono in uno pseudo cartello guidato dal partito di piazza Vittorio Veneto, scenderanno pubblicamente in campo, presentato candidati e sostenendo programmi.
E come se… tutti stessero aspettando il passo ufficiale del PD per muovere le proprie pedine, come in una partita a scacchi.
Nelle segreterie politiche, tra i movimenti e persino tra i bar e in mezzo alla gente c’è molto fermento. Sembrano tutti pronti per “sparare” la propria cartuccia, ma al momento nessuno esce alla luce del sole con idee precise e chiare. Anche gli stessi Michele Santoro e Ciro Petrarulo che hanno annunciato di scendere in campo potrebbero definire diversamente la propria posizione ad appannaggio di una eventuale coalizione o apparentamento. Il primo potrebbe anche riunire tutto il centro destra. Il secondo potrebbe rivedere le proprie scelte sulla base della condivisioni di soluzioni e programmi.
Tutto lecito. In politica, nell’imminenza di una strategia elettorale tutto cambia. Molte decisioni vengono prese anche in funzione di quelle del proprio concorrente.
Non è chiara neanche la situazione del Movimento 5 Stelle. Non si conosce ancora chi possa essere il candidato Sindaco. La scelta di Antonella Galeone, dapprima lanciata pare per un errore di comunicazione, non gode ancora della legittimazione del blog nazionale. Ma non è chiaro se almeno è legittimata da tutto il movimento di Grottaglie, che a quanto pare, sia diviso in due gruppi.
Tornando al centrosinistra bisognerà capire cosa faranno gli attuali consiglieri del Gruppo Misto (Bais, Liuzzi, Orlando), dove si collocherà l’UDC, che scelte faranno gli Indipendenti Trivisani e Zimbaro, se il primo appoggerà Michele Santoro e il secondo il centrosinistra. Se Santese farà parte della coalizione guidata da Ciro Gianfreda.
Occorre capire il ruolo dei Cattolici per il Sociale e quello dell’assessore Guarini al momento vicini all’entourage del sindaco Alabrese. O quello degli attuali consiglieri del PD.
Non si conoscono nemmeno le scelte definitive del Sud in Movimento e quelle di SEL. Si è parlato di un possibile cartello tra le due entità. Ma entrambi sembrano percorrere strade diverse. Che fanno fatica ad incrociarsi. E poi che fine farà Rinascita Civica e quale ruolo giocherà il gruppo dell’ex Sindaco Bagnardi, “riapparso in pubblico” nel sit in sull’ospedale.
Insomma, la situazione non è chiara. Per nessuno. Anche per chi pensa di aver preso una decisione. Le prossime ore sicuramente ci comunicheranno una realtà più limpida e verosimilmente più vicina alla definizione.
Non ci resta che aspettare anche se ormai i tempi stringono: mancano meno di 5 mesi all’avvio della campagna elettorale.