«Un colpo forte e deciso all’illegalità, al sopruso, una firma che ha il significato del riconoscimento dei diritti dei più deboli. E’questo l’obiettivo del piano di azione “per la tutela dello sviluppo agricolo ed il contrasto al caporalato” sottoscritto presso la Prefettura di Taranto.» Lo dichiara Lucia La Penna, segretario Generale Flai Cgil Taranto
«Un programma di lavoro – evidenzia La Penna – che ha un unico grande obiettivo: contrastare l’illegalità e affermare i diritti. Così Lucia La Penna, Segretario Generale Flai Cgil Taranto commenta la firma del piano di azione, realizzato con la partecipazione della Regione Puglia, frutto di un percorso di approfondimento degli argomenti di maggior interesse per i lavoratori agricoli svoltosi nei mesi scorsi dalla cabina di regia che è costituita da Regione Puglia, Prefettura di Taranto, amministratori locali, parti datoriali, ispettorato, inps, inail, asl, spesal, organizzazioni sindacali.
Il documento – spiega Lucia La Penna – Segretario Generale Flai Cgil Taranto – rappresenta la realizzazione della seconda parte della legge n.199 del 2016 “Misure di contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro”, perché in questi mesi si è dato spazio alla parte repressiva della legge 199 che ovviamente rimane punto fermo dell’azione:
inasprimento delle sanzioni penali e delle misure cautelari che estendono la punibilità al datore di lavoro, a prescindere dall’intervento del caporale, a fronte anche di violazioni lievi e occasionali.
il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, cui vengono attribuite ulteriori funzioni per favorire il lavoro regolare in agricoltura;
la revisione del sistema di denuncia contributiva all’INPS
Con la sottoscrizione del piano si propongono le seguenti azioni propositive:
Stipula di convenzioni per l’introduzione del servizio di trasporto gratuito per le lavoratrici i lavoratori agricoli che copra l’itinerario casa lavoro
l’istituzione di presidi medico sanitari mobili per assicurare interventi di prevenzione e di primo soccorso
Utilizzo di beni immobili disponibili o confiscati alla criminalità organizzata per creare centri di servizio di assistenza socio sanitari
Elaborazione di bandi per promuovere ospitalità dei lavoratori stagionali in condizioni dignitose e salubri per contrastare la nascita o il perdurare di ghetti
la sperimentazione di sportelli di informazione per incontro di domanda e offerta di servizi abitativi
distribuzione gratuita di acqua e viveri di prima necessità per lavoratori stagionali
Attivazione di sportelli informativi con mediatori linguistico culturali psicologi e personale competente
Istituzione di corsi di lingua italiana e di formazione lavoro per i periodi successivi all’instaurazione del rapporto di lavoro agricolo»