Esilarante sketch dei giocatori della Nazionale Italiana di calcio su “Quanto conosci la Puglia” e tra le domande spunta “La Notte della Taranta… a Grottaglie?”
Fortunatamente per la cittadina di salentina, Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha indovinato la risposta scegliendola come opzione tra le tre proposte dal maestro Francesco Acerbi, difensore dell’Inter.
“In quale città si conclude la Notte della Taranta”? Le opzioni erano: Grottaglie, Taranto o Melpignano. E’ andata male a Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, che “giustamente”, ha risposto Taranto… da Taranta, “mi viene Taranto”!
Una scenetta comica che da l’avvio alla grande partita che si svolgerà questa sera a Bari: in uno Stadio ‘San Nicola’ gremito e vestito a festa affronterà l’Italia affronterà Malta, fanalino di coda del girone con cinque sconfitte in altrettante partite e relegata al 171° posto del Ranking FIFA.
Vigilia di Italia-Malta. Spalletti: “Bari ha risposto in maniera eccezionale, l’aiuto dei tifosi sarà fondamentale”
Nel ’San Nicola’ tutto esaurito, gli Azzurri affronteranno la Nazionale allenata dall’Italiano Marcolini. Donnarumma pronto a giocare nello stadio in cui ha esordito in Nazionale: “E’ un’emozione tornare qui. Spalletti ha ragione, bisogna sempre lavorare sul talento”
“Non dobbiamo commettere l’errore di essere presuntuosi – avverte Spalletti dalla sala stampa del ‘San Nicola’ – perché dove comincia la presunzione finisce la crescita e io i ragazzi li ho visti molto in crescita. Bisogna stare attenti a quella che sarà la loro qualità, Marcolini fa giocare bene la squadra e bisognerà vedere la motivazione che gli infonderà: giocare contro l’Italia è un biglietto da visita fondamentale, già all’andata hanno giocato un’ottima gara nonostante il risultato. Per noi è una partita assolutamente da vincere, questi punti non li ritroviamo in un’altra partita. Non dobbiamo fare confusione lasciandoci coinvolgere troppo in un calcio offensivo, senza ordine sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta”.
Prima che agli avversari, l’Italia deve pensare a se stessa: “Essere consapevoli della nostra forza e di dove vogliamo andare è molto più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell’Inghilterra. Quando saremo consapevoli di dove vogliamo andare e di chi vogliamo essere, queste squadre saranno un ostacolo, durissimo, da dover assolutamente superare per andare a dare gioia a tutti quelli che ci vogliono bene. È facilmente toccabile questa felicità che noi dobbiamo andare a restituire”.
La spinta in più arriverà dal ‘San Nicola’, tutto esaurito per il ritorno della Nazionale a poco più di sette anni di distanza dall’ultima amichevole con la Francia e con oltre 55.000 tifosi sugli spalti pronti a spingere gli Azzurri: “Bari ha risposto in maniera eccezionale all’arrivo della Nazionale e noi la vogliamo ringraziare per tutto il calore che questi tifosi ci faranno sentire. Per noi saranno un aiuto fondamentale”.
Domani Spalletti non potrà contare su Chiesa e Zaccagni: il primo ha lasciato il raduno non essendo in grado di recuperare nemmeno per la partita con l’Inghilterra, mentre l’attaccante della Lazio è rimasto ad allenarsi a Coverciano con uno staff dedicato. Il volto nuovo è invece quello di Stephan El Shaarawy, tornato in Nazionale due anni e mezzo dopo l’ultima volta.
E dovrà fare a meno anche di Tonali e Zaniolo, tornati ieri presso i rispettivi club di appartenenza dopo gli atti di indagine notificati dalla Procura della Repubblica di Torino. Sulla vicenda il Ct ha commentato: “Non si può rimanere incastrati in questa situazione. Bisogna andare oltre, abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, ad avere questo senso di dispiacere e di smarrimento. Però poi domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Per la situazione che si era creata non c’erano altre soluzioni che permettere ai ragazzi di raggiungere i propri cari, le proprie abitazioni e le proprie situazioni lavorative. Mi auguro che possano chiarire tutto, possano dimostrare la loro estraneità e tornare tra di noi: sono due calciatori molto forti. Vogliamo essere una squadra seria, vogliamo essere un gruppo che dà un’immagine corretta della bellezza che ci è stata donata, della bellezza della possibilità di vestire la maglia della Nazionale”.
Con Malta e Inghilterra potrebbe trovare spazio Jack Bonaventura: “È in un momento in cui sta giocando un grandissimo calcio, sta facendo vedere la maturazione di tutti gli insegnamenti che si è procurato da solo, perché è un ragazzo intelligente e in questo momento meritava”. Nonostante le diverse assenze, per ora non si aggregheranno al gruppo altri calciatori. E la duttilità di Udogie, alla prima convocazione in Nazionale, potrebbe tornare utile: “Già così mi tocca mandare uno in tribuna. Abbiamo cinque centrocampisti di ruolo e c’è Udogie, che in Premier League sta facendo il centrocampista e ha quella fisicità che potrebbe servire in funzione delle partite che andremo a giocare”.
LE PAROLE DI DONNARUMMA. In sala stampa accanto al Ct c’è Gianluigi Donnarumma, tornato nello stadio dove il 1° settembre 2016 fece il suo esordio con la Nazionale a 17 anni e 189 giorni, diventando il più giovane portiere ad aver vestito la maglia azzurra: “Qui provo grandi emozioni, è sempre bello tornare a Bari. Abbiamo iniziato un percorso e cercheremo di vincere tutte le partite. Seguiamo costantemente il mister, ci alleniamo in maniera intensa e pensiamo partita dopo partita. Ora pensiamo a quella di domani, che sarà difficile come tutte. Dovremo scendere in campo con la testa giusta e cercare di portare a casa questi tre punti. Poi penseremo alla partita con l’Inghilterra, sarà difficile ma andremo lì per vincere”.
Felice di indossare la fascia da capitano (“è motivo di grande orgoglio”), Donnarumma ha poi manifestato la sua vicinanza a Tonali e Zaniolo, tornati a casa dopo il coinvolgimento nell’indagine della Procura della Repubblica di Torino sulle scommesse abusive: “Ci dispiace umanamente e sportivamente per due ragazzi forti. Gli siamo vicini. Sono state 24 ore particolari, ma non hanno intaccato il morale della squadra. Siamo concentrati sull’allenarci, sul giocare e sulla partita di domani”. A settembre Spalletti ha detto che chi come lui è donato di un grande talento non deve mai sedersi sugli allori: “Ha ragione, sul talento bisogna lavorarci sempre. Non si è mai arrivati, lavorare sul talento è la cosa più importante per crescere di più”.