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Approda nell’Aula di Montecitorio la proposta di legge in quota minoranza, a prima firma Susanna Cenni (PD), su etichettatura, tracciabilità e divieto di vendita sottocosto dei prodotti agricoli e agroalimentari.

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Con l’approvazione di alcuni emendamenti sul nuovo testo base, predisposto dalla relatrice Chiara Gagnarli (M5S), si è concluso la scorsa settimana l’iter in Commissione Agricoltura della Camera. Dal divieto di aste elettroniche a doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari, con multe fino a 50mila euro per i trasgressori, alla regolamentazione della vendita sottocosto dei prodotti alimentari freschi e deperibili, sino alle misure di sostegno alle imprese virtuose che promuovono le filiere etiche di produzione.

Tante le novità introdotte da questa proposta di legge dove maggioranza e opposizione hanno svolto un lavoro di concerto e confronto proficuo – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in Commissione Agricoltura – Vengono regolamentate le vendite sottocosto dei prodotti alimentari freschi e deperibili autorizzandole solo nel caso in cui si registri dell’invenduto a rischio deperibilità o in caso di accordi tra le parti, fermo restando il divieto di imporre unilateralmente la perdita derivante dal minor prezzo di vendita al fornitore. Si introduce il divieto di aste elettroniche a doppio ribasso relativamente al prezzo di acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari prevedendo, in caso di violazioni, sanzioni amministrative da 2mila a 50mila euro in ragione del fatturato dell’azienda.

In caso di reiterazione o di violazione di particolare gravità è disposta, invece, la sospensione dell’attività di vendita per un periodo di massimo 20 giorni. È introdotta – prosegue L’Abbate  – modificando il codice dei contratti pubblici (d. lgs. 50/2016), il divieto di procedere ad aste elettroniche per gli appalti diretti all’acquisto di beni e servizi nei settori della ristorazione collettiva e della fornitura di derrate alimentari. Si obbliga all’indicazione dei nominativi dei soci affiliati alla Organizzazione di produttori figurante nel relativo elenco (Elenco nazionale delle OP) mentre, infine, viene delegato il Governo all’adozione, entro 12 mesi, di un decreto legislativo per la disciplina delle filiere etiche di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti alimentari e agroalimentari avendo riguardo ai parametri di sostenibilità ambientale, sociale ed economia.

Ci auguriamo – conclude il deputato Giuseppe L’Abbate  – che anche il confronto in Aula a Montecitorio sia costruttivo e ci permetta di ottenere un risultato utile, necessario e non più rinviabile per l’intero comparto agroalimentare italiano”.

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Fontecomunicato stampa