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Secondo i dati del Centro europeo di prevenzione e del controllo delle malattie (Ecdc), “una persona con HIV su sette nell’Unione europea non sa di aver contratto il virus”. Dato, questo, particolarmente inquietante e alla base dell’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che definisce questa terribile infezione come una gravissima epidemia che interessa 28 paesi della Ue, l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein. Tutti coloro che non sanno di avere l’HIV non possono usufruire delle terapie salvavita che sono invece facilmente accessibili a coloro che ricevono una diagnosi precoce, senza contare il fatto che le persone infette e inconsapevoli continueranno a trasmettere il virus.

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Da qui l’enorme importanza di una diagnosi precoce, attraverso test attendibili e alla portata di tutti, meglio ancora se effettuabili con facilità e comodamente a casa propria, dove poter godere della massima serenità e privacy prima, durante e dopo il test.

Che cos’è un Test HIV Autodiagnostico e quanto è affidabile?

Si tratta di una modalità recente e innovativa attraverso la quale è possibile, con pochi euro e poche gocce del proprio sangue, sottoporsi a un test che possa fornire istantaneamente un risultato con un’accuratezza vicinissima al 100%. Tra i più popolari, citiamo il Test HIV Casa INSTI che, a seguito di una valutazione eseguita dall’agenzia regolatoria francese, è dimostrato essere migliore rispetto ad altri test rapidi sul mercato, con un risultato affidabile in meno di 60 secondi e una sensibilità del 99.8% (riconoscendo quasi il 100% dei soggetti sieropositivi).

L’elevata accuratezza di questa metodologia è fondamentale per chi, dovendo scegliere, preferisce la possibilità di eseguire il test HIV a casa propria, senza doversi recare in una clinica, affrontare il giudizio della gente e dover sostenere quel livello di stress emozionale a cui va in contro chiunque abbia la preoccupazione di un possibile contagio. Una garanzia di privacy e attendibilità che può davvero cambiare le carte in tavola, abbattendo sensibilmente la percentuale preoccupante di diagnosi tardive e offrendo, di conseguenza, un’aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale.

Bisogna tenere conto del periodo finestra?

In linea generale, ai fini dell’attendibilità del risultato, è fondamentale prendere in considerazione il cosiddetto “periodo finestra”.

Ma che cos’è esattamente?

Il periodo finestra è il lasso di tempo che intercorre dal momento del contagio all’effettiva comparsa degli anticorpi anti-HIV nel sangue. Tale periodo può durare fino a un massimo di 90 giorni (3 mesi), durante i quali il soggetto che ha contratto il virus potrebbe tuttavia risultare negativo al test, non avendo ancora sviluppato gli anticorpi. Il fatto, inoltre, che si tratti di un’infezione pressoché asintomatica, o che in alcuni casi può manifestarsi attraverso una sintomatologia acuta molto simile a quella di una comune influenza (es. febbre, mal di gola, tosse, spossatezza ecc.), rende il rischio di diagnosi tardiva ancora più concreto e preoccupante.

Chi dovrebbe sottoporsi al test?

Nonostante ci si trovi nel XXI secolo, sono ancora tanti i miti da sfatare. Ad esempio, che l’AIDS sia un problema solo degli omosessuali, che se hai relazioni monogame non hai alcun bisogno di fare il test, o ancora che avere contatti quotidiani con chi è sieropositivo o malato di AIDS possa provocare il contagio…. Niente di più sbagliato e discriminante. Tutte le persone sessualmente attive dovrebbero sottoporsi al test HIV, tenendo presente che il virus si trasmette soltanto attraverso sangue, sperma, secrezioni vaginali o latte materno. Non si trasmette di certo con una stretta di mano, un abbraccio o mangiando nello stesso piatto.

Chiunque abbia la consapevolezza di aver avuto comportamenti a rischio, cioè tutti coloro che hanno avuto rapporti sessuali non protetti con una persona infetta, scambio di siringhe o strumenti taglienti di ogni genere (es. lamette, forbici, aghi da tatuaggio, ecc.), devono sottoporsi al test, per il benessere proprio e delle persone che li circondano.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa 120.000 persone nel nostro Paese convivono con l’HIV, ma circa il 20% non lo sa, con il rischio che queste stesse persone “inconsapevoli” facciano da untori trasmettendo l’infezione al proprio partner attraverso rapporti non protetti.

Grazie all’introduzione di test HIV fai-da-te, la soluzione a questo problema è ormai davvero alla portata di tutti. È sufficiente una leggera puntura sul polpastrello, aggiungere il campione di sangue nella provetta e agitare, versando i reagenti uno alla volta. Proprio come accade con il pratico Test HIV Casa INSTI (approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), che batte qualsiasi test autodiagnostico al mondo ed è in grado di rilevare l’infezione fino a due settimane prima rispetto ad altri marchi concorrenti sul mercato. Basterà seguire le istruzioni su www.testhivcasa.com ed effettuare pochissime semplici operazioni rimanendo comodamente tra le mura domestiche.

Quindi, se la tua preoccupazione è la privacy, se non vuoi recarti in un qualsiasi laboratorio di analisi per non affrontare il giudizio della gente, e soprattutto, se non vuoi che tutti questi timori mettano a repentaglio la tua salute e quella delle persone che ti sono vicine, allora adesso sai che con un semplice click e un’attendibilità comprovata vicinissima al 100%, puoi davvero prendere in mano la tua vita e fare la differenza!

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